L’Acropoli - anno II - n. 14 - febbraio 1946

68 ANTONIO PESENTI tale, la formazione di gruppi monopolistici che avrebbero ucciso la media e piccola industria ed av·rebbero ucciso il primo e piu im- ' portan.te postulato della rivoluzione industriale : la libera concor• ·renza. E nello sviluppo di questi rapporti economici prevedeva e vedeva lo sviluppo· di due classi antagon-iste, proletariato' e b'orghesia. Marx ,si fermava qui, ma le S1;J& previsioni erano divenute' realtà n.eH'epoca del capitalismo avanzato, quando Lenin poteva tratteggiare neH'imperialis~o le caratteristiche dell~ società contemporanea,. in cui predominano i monopoli, i trusts, il connubio di questi con il .capitale finanziario e con lo stato, onde. tutta la vita sociale viene diretta da un piccolo gruppo, e la stessa borghesia è scissa in gruppi non piu solidali fra lor~. · Oggi molti elementi della piccola e media borghesia non hanno. pm nella vita economica l'importanza· ~he possed·evano mezzo. se– colo fa, poiché è la grande massa della produzione a carattere mo• nopolistico che ·domina attualmente il mercato e determina ,quindì : l'aspetto ge'nerale della s,ocietà. Quarido' noi parliamo ,della caratte– ristica d'una società, e la denominiamo feudale, capitalistica od aÙro, I , noi vogliamo determinare la formi;\ prevalente di produzione di quella società, ma non possiamo vedere questa tutta schematizzata secondo una .determinata caratteristica, anche se predo]Jlinante, secondo· cioè uno schema intellettualistico. Nella nostra economia capitalistica ita– liana abbiamo infatti pèrsino residui di economia primitiva non mo– netaria, e forme di artigianato medievale, che hà~no la loro im– I)Ortanza. Lo stesso dobbiamo pensare di una società $Ocialistica. I pro– fessori non hanno· visto che il socIÌllismo si crea in una lotta con– tinua d'ogni giorno, poiché ogni realtà si trasforma gradualmente, anche per· !:azione di coloro che vogliono .trasformarla e farla àvan– zare. Gli schemi preordinati ·valgono poco, e Stalin stesso, che era a- capo della costruzione del regime socialista, non poneva sc.hemi a cui la .realtà ,si dovesse adegUare, ma attendeva che gli schemi sorgess·ero dalla realtà. Quando nell', Unione Sovietica il potere· politico fu· preso da coloro èhe volevànd creare· il sociàli$mo, le condizioni ·del paese , erano 'assai èori:i,plesse: accanto ad una industria ,capitalistica'' forte– mente accentrata esistevano foFme feudali di produzione e forme di Biblioteta·Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy