L’Acropoli - anno II - n. 13 - gennaio 1946

t • I DALLA STAMPA ITALIANA E STRANIERA il p,rogresso che speriamo si compia a Mosca nello sviluppo d' una comune– azione politica, ·non forniscono una sèrie di' formule magiche che possano ri-– solver.e i gravi1 .problemi del nostro. paese_ ... La chiave del nostro problema. principale può riassumer5i, in una sola parola. La Gran Bretagna deve prodl/-rre .. (The I(ey, in The Daily Herald, 15 .dicembre 1945). ' ' Sopratutto dobbiamo riconoscere la necessità di porre 1 ~ul mercato le· merci che vi sono richieste. Ciò comporta una tremenda spinta industriale che· f'ccia di nuovo camminare il paese. I ministri dovrebbero far si che il. nuovo anno butti in mare tutti i 'controlli' che attualmente in;ipediscono il risana-· mento. (Tax on Good -W:ill, in The D,aily Mail, 27 dicembre 1945). L'annunzio del presidente Truman, con il quale è da rite'nere che il signor- • . , Attlee sia d'accordo, non è diretto verso un ampliamento della_ direzione degli . affari internazionali, ma verso la· concen razione di questa nelle, mani, degli Anglo-Americani, con esclusione{ del!' Unione Sovietica. Bisogna ricord,are, che, l'umanità ha già dovuto pagare un grave prezzo per i tentativi di tal genere compiuti in passato, come ·sta rilevando la testimonianza .di Nori~berga. (The· Big Three, in The Daily Worker, 4 dicembre 1945). I d'ue còmpiti di costruire e di conservare la pace non possono essere-– separati, giacché nessun uomo di stato può rendetsi responsabile del manteni– mento di uri sistema quando non sia convinto che esso sia stato giustamente· impostato dall' inizio. Ma l' esperienza di ogni graride conferenza. deHa pace nella storia, fino a Versailles, h'a stabilito l'assioma che pntricata opera di dçttagÌio, nel fare un trattato non può esser lasciata all'iniziativa di un'assemblea ·etero– genea di grandi e piccole potenze. Vi dev'essere una guida nella fase iniziale, cosi come alla fine deve esservi un generale cdnsenso. Il primo obiettivo .della. 'Conferenza di Mosca è di fornire questa guida, e di assicurare che le tre grandi potenze, le quali per generale consenso debbono aver p~rte preponderante_ nel definire quell'ordine la cui dif~sa dipende sopratutto dalla loro forza, si espri-– meranno in armonia con i loro associati. È sfortuna che ·esse sian? impedite· dall'as·senza della Francia dal determinare definitivamente la vessata questione della forma d'amministrazione dei territori gi:rmanici. È da sperare che una. riunione piu ampia, nella quale sia possibile ascoltare ìl ptòblema francese,. seguirà fra non molto. (Conference in Mo~cow, in The Times, 8 dicembre 1945).. V'è un sospetto largamente. diffuso che, in qualche modo, l'Impero Britan-– nico, gli Stati Uniti e l'Unione- Sovietica abbiano i) proposito di costituirsi in suprema autorità mondiale, superiore anche all'organizzazione delle Nazioni U– nite .... Durante gli anni di;:! conflitto i Tre Grandi, inevitabilmente responsabili • della condotta strateg'iqa dell'intera guerra, agirono come un supremo esecutivo .. alleato_ Essi non avevano alèuna autorità formale, ma agivano tuttavia con l'ap– provazione ed il consenso di tutti gli Alleati. Questa era una misura del tempo. di guerra. Non v'è intenzione ~é desiderio di prolungare nella pac~ i poteri 1 e– le responsabilità d'emergenza, assunti dai Tre Grandi durante la guerra. Tut-

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