L’Acropoli - anno I - n. 12 - dicembre 1945

·I ( . I LIBERALISMOE SOCIALISMO ,, Chi, per amore di _''semplificazione tanto necessaria nel parlar~ di politica, dove intervengono economia, religion~, ,moraie a turbare la netta ;vision·e delle cose, voglia delimitare il campo di azione dell~ · politica come quello di un'attività jntesa alla soluzione-dei problemi ecopomico-giuridici della vita sociale, al quod. interest reipublicae~ · può benissimo disinteressarsi di problemi' etici e fare, empiricamente, della politica.1Quando però l'uomo politico si ferma, sia p1re fu. gacemente, a meditare sui problemi politici con la 'sola guida del– l'int<tresse, 'giunge a un fatto politico che gli riesce impo_ssibile 1 in– quadrare nelle consuete categorie dell'interesse: questo fatto è il partit,o politico. Specialmente di fronte a due grandi partiti moderni, il liberale- e il socialista, ci si domanda perple~si : dove cessa il loro carattere di partito ? dove cominciano a esl;lere quasi religione e quasi I • ... filosofia ? perch,é sentiamo un certo fastidio a considerare que'sti ·due grandi partìti esclusivamente come partiti? è questo nostJo fastidio giustificabile criticamente o si ripbrta soltanto a 11;natradizione er-· 'ronea di confusioµe della politica con l'etica, e la religione? 1 Forsei non andrebbe errato chi cercasse la spiegaz!one dei pro– blema fuori della considerazione politica o sociologic11 e ne facesse mi problema storico ; forse si metterebbe, come sempre, sulla strada della retta comprensione del nesso che lega il partito, alla vita, alla stqria e, quindi, a. tutta l'eticità chi indagasse come son9 nati libe- • I ralismo e socialismo : se essi sono 'sorti come ·movimenti politici o se il movimento politico non sia ima frazione di un pi6 vasto. ìµovimento di fronte al quale il• movimento politico ,potrebbe essere un depaupera,mento o una pi6 netta formulazione nella delimitazione I Biblioteca Gino Bianco

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