L’Acropoli - anno I - n. 9 - settembre 1945

432 IN CORSIVO e si son presentati reciprocamente come agenti di forze straniere : hanno avuta troppa fretta insomma di entrare in concorrènza, sicché hanno indebolito il pre– stigio del loro proprio governo e lo inceppano. Si .tratta di sopravvivenze di vec– chio bass? machiavellismo troppo vivo sempre nell'Italia, da çui adesso non mena che ai tempi del De Sanctis non so,nos·tatecancellate le tracce del regime poliziesca della controriforma, matrice prima di tutte le tirannidi. Questi vizi si sono as– sommati con un fatto aggr.avante. Per imposizione alleata la dinastia, membro . putrido, continua ad intossicare la situazione. Il riconoscere questi errori non significa affatto dar partita vinta alla quinta colonna fascistico-monarchica, ma preparate il bilancio per un programma di piu– efficace azione di ripresa per la formazione di ·un libero' st~to italiano. CA'MPI DI CONCENTRAMENTO. Hanno sciolto il · campo di Col1ano. Han fatto bene, anche se qualche canaglia fascista, qual:he massacratore, arri– verà a farla franca. I campi di doncentramento sQno un rischio gravissimo per le tentazioni a cui ind(5.ono coloro che dispongono di uomini. senza difesa. - Non bisogna eccita"'f!è la belva che portiàmo in noi, anche se per questo et ; _dobbiamointerdire di applicare il taglione a chi ci ha 'tormentato. E i campi di concentramento devono proprio per questo scomparire dall'Italia, prima di con- ' taminarci della lebbra tedesca, che da essi si propaga. Mi dicono ( ma .voglia sperare che· non sia vero) che in un campo presso Mo<!,enairi nuda campagna · questa estate si facevano togliere le - tende che potevano dare ripar'o e si l(l,scia: vano poi gl'intemati a prendere ' il loro posto al so'le ', Bisogna abolire questi campi, non solo per non moltipùi,care la tubercolosi, già tanto diffusa, per non moltiplicare_gli odi in molti internati; che non sono certo piu colpevoli di molti· prefetti, direttori generali ed alti ufficiali tutÌora in carica. Bisogna, abolirli sopra tutto per l'educazione nostra, per decongestionare le passioni congiunte ad un recente passato. Bisogner~bbe però richiedere agli alleati che alle figure rappresentative di questo passato che ad ogni., momento · potrebbero far ridivampare gli odi si consentisse l'emigrazione alt' estero: se, ne vadano in Rhodesia, in Nuova Zela~da, in Australia, nel Cile e tentino vita nuova. Isolati non posso~o essere un pericolo pdr nessuno. E per i minori che abbiano lasciato tracce d'odio si sostituisca il co'n/ìno co_nl' interdetto di abita-. · zione entr'! un raggio di duecento chilometri dal paese d' origine ·e dalla capi– tale, quo cuncta atrocia. aut pudenda confluunt celebranturque. Il fascismo dob– biamo·cercare di dimenticàrlo in tutti i modi in quanto ricordo di dolori e fomite d is~ntimenti, npn dobbiamo. dimentiparlo rriai come pericolo' per la civiltà. BibliotecaGino Bianco

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