L’Acropoli - anno I - n. 9 - settembre 1945

ì 404 GABRIELE PEPE se non acquistando' cosci~nz_adella sua personalità, della sua libertà, ·della sua individualità, che 'la appartenenza alla massa, al popolo comprìme. L' uomo che !i'spetta di salire in blocco i con la massa, non salirà maL A, questo vorrei che pensassero gli intellettuali che, 1 adulando il popolo (quando non mirino a carpirne i voti elettorali), non pensano all'opera diseducativa che compiono. L' esaltazione dei giovani. Anche qui ci si vorrebbe mantenere nell'indefinito, nel vaporoso; ma c'è il preciso elemento età a im– pedire che si ab~si del' concetto di gioventu.l .La pi 6. sudicia demago– gia deUa giovent6. è stata fatta .dal fascismo, ma n_onè detto che altri movimenti, non l'abbiano preceduto e non ne seguano le sciagurate orme. Non sono i caratteri ;steriori deH'uomo (età,· razza, classe, I , condizioni economiche) a ·condizionarne i diritti politici : ~a demo- crazia vuole - al comrario - eliminare queste disuguaglianze, quaµdo si risolvono in privilegi : la democrazia si fonda sul presupposto che da una cérta età tutti gli uomini hanno uguali diritti civili e politici, come uguali .responsabilità penali per i loro reati. Dunque, nessun privilegio per i giovani : essi debbono farsi largo nella ~ita' lottando. Un regime democratico pone le condizioni pérché le con– dizioni di lotta siano ..!.._ quanto pi6. è possibile in questo basso \ mondo - uguali per tutti ; il costume democratico è immensamente · sollecito dell'educazione dei giovani. Co_nscuole e altre opere edu– cative li abitua 1 , anche alla vita politica, ma non adulandoli co~e forze ,elette della nazione, sibbene abituandoli alla modestia. Santa abitudine quella dei nostri padri di far tradurre ai giovanetti il De senectute. La demagogia non am;i i giovani : li sfrutta., Amare i gio– vani, come amare gli uomini in generale, non è possibile se non rispettandone le coscienze : il giovane che, prima del tempo, viene chiam11to a·lla vita politica, è diseducato. Gli diano gli adqlti esempi_, di avvedutezza, di patriottismo, ,di onestà : la grande scuola del- ·l'esempio, l'unica che una demo.crazia liberale può riconoscere va– lida, giova di pi6. che la coartazio_ne di animi c,he non si guardano.' · La, rivoluzione! È la' panacea .di tutti i ·maÌi: in che cosa veramente consista non si dice : si lascia solo intravedere il mira– colo della palingenesi. I rivoluziomfri sono di due tipi : quelli edu– cati al concetto ottocentesco, piu ·o meno mazziniano, per ciii ri– voluzione· e nazionalità libera, una, indipe~dJnte erario intimamente i Bibliote.ca Giho Bianco '

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