L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

• 380 RASSEGJ'!E ..anche il diritto di esprimere francamente la nostra disapprovazione ·a qùella parte, forse la- maggiore, della nuova stàmpa .itariana, _cosi dissimile da quella che avevamo vagheggiata nei venti arini. 1 • · Come salutare antidoto alle. ben elaborate pagirie di'arìstiche di _Galeazzo Ciano, che ci si aspetta di veder. presto o ·tardi -be~tificato~ alle querimonie di quella purissima nobildonna che è Edda Mussolini, alle tardive resipiscenze di . molti marchesi Pucci e diplomatici e generali e alt~ funzi9m1ri · deÌI' imper·o, ' e alle malodoranti storiell~ ·fiorite fra il letto e ·Ja ruelle della signora Pétaccj; valga la lettura dei due libri del Lusso. ·Vi si respira un'altrà aria, vi si sente, e ammonisce; unà fiera èoscienza d'Italiano, ~ sal'do per giunta, vi .si attingono esempi ,di coraggio, di perseveranza, di tacita operosità, di tranquilla fede nella· bon.tà della causa, che era, e rimane, la causa, dell'Italia, dell'umanità e della democrazia. Ma la forza morale .dei due libri non nasce da una predicazione puritana e da una espressa intenzioni; "didattica,. bens1 balza fuori dalla nuda esposizione degff avvenimenti e dai lineari ritratti delle persone: tutto sta -nel'l'averli s~puto v 0 agliare, fat_ti,uomini detti '.mem~rabiÌi, 11.!lll'averÌidisposÌi, narrati, e rappresentati jn, quella ,giusta manie~a, c~n.. quella giusi_a tonali~à. La serena pacatezza, che ~v essere del vero storico, e il segno dommante d1 que• ste pagine, 11elle quali non tro;i mai un abbandono al commosso lirismo o alla scomposta invettiva, né la piu piccola- concessione alla retorica, il ~he è !19: _ pratutto _notevole in un esiliato, se ogni esiliato si sente sempre ùn poco Victor Hugo. Ma sotto la scarna obiettività del racconto senti volta a· volta frem.ere l'indignazione verso l'oppi;:essore; la pietà· pe~ le vi.ttime, la .fede nel• l'idea, l'appassionato attaccamento ai principii. Sentirli nello scrittore e farli prop;/; questi sentimenti, è tutt'uno; ed è. vera arte di scrittore, e noi siamo lieti di scoprire in Lussu uno scdttore, se ·bene egli, com'è probabile, non' Biblioteca a19bisca l'incoronazione in Campidoglio.' , · I 'due• libri sono, nec\lssariamente, autobi_ografici, giacché l'autore,• meglio.– documentare _origine e sviluppi del movìmento fascista, ha preferÙo indugiarsi . s'u .avvenimenti dei quali fu parte aÌtiva o· testimone diretto. Ma la personalità ' del narratore non ingomb;a, egli parla di sé con una discretezza. quasi ,pudica, non sottopon·e al nostro esame le causè. intime,-morali. ò intellettuali, .del suo operal'e. Egli, anche se parli in prima persona, è un personaggid come gli ~Itri, osservato e delineato come gli altri, cioè con• spirito di cronista; piuttosto che di storico· o di psicologo. M~ anche il. -trai.lo esteriore, per sé come per,_gli altri, -è cosi acuto,~ incisivo, còlto nella sua p'iena _esii'enza, da valerci anche, ' senza richied_!lrci sforzo ''alcuno, come esame introspettivo· e valut~ziope critica. Il Lusso_ è uomo di parte;· n~I sens~ -di appartenere, come appartiene, a un partito; -ma lo spirito ai ,parie è del tutto assente dai due libri, salvo cqe non voglia: considerarsi sp'irito pariigi?.no la dedizione pien~ alla c~usa deila libertà e della ddmocrazia. E' ·anche ciò va ri~lato · per defin.ire il valore storico· dei ·due lib~i. . . Ne La catena,:· ché délle ~ue ope_re è ·la piu breve,, concisa,. rapida· e iri cerio modo scabra, il Lusso racconta il _s9rgere, dopo gli àtt~ntati al duce, del fune·sto Tribunale Speciale e dell' istituto del ~onfino, in 11n certo senso non. - . . . .,

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