L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

,. I 368 GIAMBATTISTA SALINARI trovato qualche volta a disagio nei dibattiti ,politici, ·quando aveva " <li fronte avversari di piu compiuta educazione. · Iniziò la sua carriera come soldato· ed i'o non credo che questo sia ·stat9 un semplice ripiego, .che abbia cioè• scelto questa via per– ché non potev~ sceglierne altre. Il suo spirito vivo senti sin da . . fanciullo, magari inconsciamente, il desiderio della gloria e dell'azione. Senti d'istinto che il sub campo non eia né quello della specula– zione; né quello della scienza né :quello dell' arte, sebBene àbbi'a sempre amato i grandi scrittori del suo paese ed abbia considerato come un dovere di ogni cit\adino inglese conqscere e scrivere bene fa propria· lingua. Per conto ,suo non è v'enuto meno a questo do– vere e si sa che è scrittore , tutt' altro che spregevole. Ma il suo ca~po ·era quello dell'azione e il tipo di azione piu immediata che dov~va naiuralmente;attirare un giovanetto, per d_ipiu fornito di vivacissima immaginazione, non poteva ·essere che quello militare. ~ E cosi si trovò ad essere ancora: giovanissimo, di appena, mi pare, 24 anni, .. l'uomo che aveva fatto piu guerre di tutto l'impero bri– tannico e forse di Europa. - Aveva...,visto o fatto guerre, si'può dire, in tutti i continenti, a Cuba, in India, in Africa. Ma con questo ci si sbaglierebbe: sè si . pensasse che egli amasse la g~erra per la guerra o; peggio, per l'oppressione. C'era nel suo carattere ener– gico ç immaginoso un fortissimo' desiderio di avveriture e qi ,met– tersi, alla prova, di sperimentare le sue forze, ma concepiva _la. gueira come uno s-port assai cavalleresco, incruento o poco cruento~ seguito, s_econdo l1i grande tradizio~e inglese, dalla conclliazione degli' avversari e, se possibile, dalla collaborazio·ne. Sono caratteri-· · stiche a questo proposito alcune considerazioni_ che gli sfuggoqo in due punti dei suoi scritti. Si era già al tempo della prima guerra . mondiale ed erano di già avvenute le prime grandi e .cruentissime battaglie ed egli a Ull dipresso dice : ' I~ avevo già partecipato a. parecchie guerre, ma allora, quando si partiva, non si pensava alla . mort~ che come ·ad un incidénte puramente fortuito· che ci pote~se·. capitare, cosi come in un qualsiasi_ gioco 0 sport~vo.· Era triste ora pensare .che dt;gH uo~ini di un regginiento, che partiva, solo•pochi, ~ i fortunati, avrebbero fatto ritox:no 'l. E §ùbit6 d~po la guerra dei · Boeri,· quando in Inghilterra 'e' e~ano dùe forti c9rrenp. d'opini9ne contrarie fra lqro, l'una (e- io questa vi erano molti qi celoro· eh~ 'l.

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