L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

CARLO ROSSELLl IN PRIGIONE• ;– Rosselli poteva· contare, e contò sempre, sia m prigione che al · ·confino, sul suo magnifico tempera ento, capace di ,rialzare in una contrapposizione di ideale e reale, qualunque UJateria~e umiliazione ; sul suo riso giovanile, sul suo -ottimismo, e specialmente sulla sua curiosità versò i piu differenti ambienti. L'. ambiente del suo anti•. fascismo fiorentino era esclusivamente borghese ; a· Milano, nei. giorni del Quarto Stato, egli aveva preso cert~ qualche contatto con .degli operai ;. ma assorbito·· .com'era.· nel còmpito di 'dirigere una rivista e pòi i~ quelli delle -risoluzioni politiche da prendete sotto l'immediata minaccia terroristica, egli certo non aveva avuto piu quel con:tatto fisico con la piu umile realtà, con le sofferetize dei non privilegiati, .che aveva segnato in modo cosi profondo· la sua _vita d'ufficiale. Ora, in prigione, per la prima v_olta,.sp ri~en•– tava l'. oppressione. non solo fascista, ma in generale l'oppressione . statale o sociale, ·come rara~ente Io può _vedere chi passa la sua _vita ~olitica attraverso la calma trafila di uria carriera' statale. Quelle ·mura, quel regolamento, ·quelle oppressioni, .quelle ·umiliazioni a cui erano sottoposti esseri umani, ecco un fatto perm_anente nella· ,società. co~tro il quale egli si sentiva i~ rivolta,. che pr~vo~ava una . . ' sorta di fremito libertario, che gli faceva mette_rè tra le prime ,con• quiste di una rivoluzi~ne la dis(ruz,ione .di tutte le prigioni. La prigione lo ayvicinava anche al popolo dei èl>vversivi. Se, , durante il primo periodo della sua prigionia, poco contatto ebbe cmi 'politici' che· non fossei-ò imputati di-complicità nella sua im• • Da una biografia di Carlo Rosse Ili, di_prossillj:a· pu~blicazione. BibliÒtéca Gino Biancò:

RkJQdWJsaXNoZXIy