L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

LA SCUOLA. EDUCA'.I'RICE DI LIJ,lERTÀ 353 punto la pàtria, dalla "cui libertà e dalla cui vita, morale (da,lla cui ·storia, cioè) trae· l'uomo quella sostanza di vita morale ché fa supe• rarè la contingenza. . . · Ecco cosa intendevo dire quando affermavo che il probl-ema . della scuola no~ è un problema polit~co né religioso ma etico. Ai ragazzi si i~segni il rispetto ·alla vita. Noi viviamo in un'epoca nella q-g.ale si è fatto un gettito ·disperato della vita umana. Ora basta, .grida l'umanità angosciata. In certi _momènti solenni della storia può · · es.sere necessario· che gli uomini,.. per salvare - _come dicèva il filo: _ s.ofo latino - le ragioni dèl vivere rinunzino alla vita stessa ; e ga- _ rantiscano cosi ai propri fratelli la libertà e l'indipendenza. Ma il sacrificio della vita, utile in: momenti solenni, non può essere elevato a norma. Al concetto fascistico ·e. nazisticò di educare alla morte e al pericolo noi sostituiamo il conc~tto di educ~re alla vita e· alla gioia. Per poter educate i ragazzi aWamore della· vita ,e afla gioia bisogna che ìl maestro ;eagisca a ogni pessimismo e a og.ni' accidia 1 · reagisca con la coscienza che la vita non è l'orgiastica festa della potenza sfrenata 'alla conquista dei beni e all'oppressione degli altri ' .come insegna l'attivismo, ma è un alternarsi 'di· gioie e dolori al cui termine si giunge_ felici se si è op_erato il béne, tristi se si è operato il male. Opera male .anche chi vive vit~ infelice, chi dispera delki vita e la. suà 'tetraggine ,tenta infondere negli altri. Danté, che ave.va avuto una vita grave di affanni, di miserie, di dolori; maledi- · ceva co oro che furono tristi nell'aer dolce che si allegra· del sole, perché portarono dentro il fumo deIFaccidia. GABRIELE PEPE" * Dal discorso tenuto il 22 luglio 1945, nel comizio per· la scuola indetto dalla Camera del Lavoro di Tèrni. • ibHoteca·Gino Bianco ...

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