L’Acropoli - anno I - n. 8 - agosto 1945

346 GABRIELE PEPE gnamerito e dei ragazzi. Non per costo;ro potrei parlare,_.non perché io non capisca e non giustificqi ie loro sofferenze e i loro ranéori, ma perché dalla ~ia -'~ita di insegnànte ho imparato che al dolore e alla mediocrità di vita dell'insegnànte .elementare o medio, sollieYO unico è solo nella bellezza dell'insegnamento. Il maestr9 ché entra in una classe di ragazzi con tutfe fe sue pene, dopo po~hi mi~uti ha tutto dimenticat·o : quei volti sorridenti ci fanno ritrovare, a noi_ stanchi e inacerbiti, un fondo qi semplicità, di grazia, di· mor_biqezza che opera come una purificazione. II maestro che non qonosc-equesta ._ catarsi, cambi strada. Sono i bimbi'. ~ 'i giovani, che safvano la vita: ài grandi, ·Alcuni maestri consuma o la loro esistenza a contatto dei bi'mhi; • I •• un'esistenza indubbiamente ra. M·a.tutti conosciamo 1 ·maestri m• vecchiç1ti n~lle scuole, specie_ nei piccoli centri : mai autorità ·p-oli_~ · tica·, mai i ricchi e i pot~nti con:~bbero quell'àffetto; quella stima~ quella riverenza che invece circondano il vecchio maestro.__Ungiorno. anch'egli entrò in un'aula. s~ontento e, sospinto solo dal bisogno ; poi, lentamente, lo prese la dolce passione dell'insegnainento, il pii!• cere di vedere le i~telligénze formarsi, i cuori cominciare' ad arric,: _: _chirsi di sentimenti, le coscienze acquistare il senso del clovere. Ma - allora,• il maestro può creare delle co~cienze ; la scuola può s:alvare le nazioni, rifare la te,mpra;- come si domandava il De Sanctis? Non _ c'è dubbio ; ma· non è la sola scuola che opera sui ragazzi e li ,con– figura in certi modi morali. C' è Ìa famiglia, c' è Ìa chiesi,, c? è' la str&da : c' è, in un!! parola, 'l' ambiente, che è i{ vita mOrale degli altri. Il problema da risolver~ per avere Ùna educi'zione s-ana è di . coordina·re tutte '1;/forze ambientali \_ntorno alla scuola ; far!': in modo che fami.glia, chiesa, officina, strada, .camera del lavoro non contraçl– dicano iiìFopera del ,·maestro, ma.la ~orreggano e la c6mpJeiino, Coor– dinazione che non è meccan'i~a; che n?ri de_v~veni;( da una piani: 1 ficazione, da un !lcc;èntranìento, ~da µmi • direzione generale, qonde - un buroérate •diriga la vita deUÒ spirito di_ un'intera nazione·; que: . -– sto coordinamento è. possibile solo· quando al centro della vita di mi pop6lo. sia collocato l'ideale ·della libertà ; quando sèu~la, f;miglia, · chiesa, camera del lavoro -ésalti~o; _nella molteplici1à :-gei loro fini e nella stessa contraddittorietà delle loro aspir,azion.i, ~- s.ol m~tivtr_:~· la libertà e la- dignità uinana. " ·· · ~ib_liotecaGirio•Bi~nco· ,.,_

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