L’Acropoli - anno I - n. 7 - luglio 1945

IN CORSIVO· 333- in còndiziorii inferiori ai Marocchini - a piu um!],riavita : far· tra' di loro la leva ~ de{ migliori per f unziòni piu elevate avvezzandoli à: case degne del nome, .a– scuole serie, educandoli a cur~rsi razionalinente· nelle malattie, ad assuefarsi al' ·,bagno e aéigiene. Se in ossequio ~lla legge dell'etérnità del bisogno li lasci~mo .' nell'abbrutimento pqi. non dovremo lagnàtci se in certi paesi della Puglia ·o della ·Basilicata. ha facile presq, certo torvo demagogismo e se ai nostri giorni si verifi· canq episod,i · crup.eU . in tutto identici a quelli che,il -CarauècÌ'deprecava ai giorni, d_elDepretis. Che,cosq, han f atìo i latifondisfi di Puglia e di Basìlica'ta per ele– vare a dignità di vita quelle ·moltitudini ? . Certamente non bisogna farsi illu– sioni. Non è, detto che' questa liberazio.ne dal bisogno - intesa con. tutta ·l'empi- .. ri'ia approssimazfone di cui· abbiamo. parla.to - debba· senz'altro ;reare gli uomini . liberi.e .superiori. È passata l'epoca, non "i'la prjma volta che lo ripeto, in c'ui. , ci s.'illudeva che l'àpertura, di una scuola chiudesse. una prigione e si celebrava il maestro ·prussiano artefice di grandezza politica e_ civile. Ma i_ndubbiamente l' elevazione· del tono di vita di un paese rende possibile ~na maggiore solida– rietà di c<?_stumi è di consoc~àztone p·olitic(!, Il liberalismo esasperato' nelle forme .del :liberi,smo economico, 9he poco si cura di ciò, perche, si. dice, l'uomo libero la Ubert(i la conquisterà· pur èon l'aculeo del bisogno ( quasi che uno stato possa reggersi ·solo su pachi confessori e martiri); com,;,_ette l'ernire di favorire le ser- , rate .di..classi,. che scindo.,;,o_· un popolo -in . elementi eterogenei_incon~iliabili, quasi due popoli 'sovrapposti· per conquista. _Perché le serrate avvengono piu che_ -per: dislivelli' economici. per dislivelli di cultura: Quando della vita politica sòlo po– chissimi sian, capaci, si verifica il ~aso della tarda · repubblica romana : che im– porta essere dominati da poche diecine · di. f arriigiie invece che da un solo che • livellerà tutti sotto _la sua verga ?·E a consimile atteggiamento ci _orientaun'altra. serie di considerazioni.· Già per due volte in ,t~ent' anni il mondo ha· inabissato stermiliate, riechezze nei· mari e nell{l_rovine, dopo aver tolleraio piu miseria 'di - qu~nto fosse ~ecessario. '.È evide_nte che nella no_st~avita c'è un difetto nellà cir– colazione dei beni eco_no_mici. · Potremo discutere ~ lungo e divergere sul 'modo di . rimediarvi; ma non è giusto fermarci a pregiudiziali di procedura. E proprio · perché si tratta di creare e consolidare il consorzio politico si tratta, piu che non sembri, di un problema· di libertà.; ·perché la libertà s'i.ncarna sempre in problemi che. in appa~enza le sono estran_ei. Anche al Cavour s'obiettava eh, l' Austria poteva con!e,ntir_e. ampie libertà civili, e non era necessario ingolfarsi nella lotta nazionale. Esistono sempre i proòlemi di · liberàzion'e, di costruzione della libertà, _oltre la· routine della frui_zione della libertà. ' Si~mo quindi sempre 'di f,'~nte ·a quel. difetto dottrin~rio di cui abbiamo pq,rlato in• un altro fas_cicolo; a·.quel -difetto _che il Sa~nte-Beuve rimproverà,va ·al Tocque~il!e: di ·spos.tare le questioni su di_ u_ncampo pzu vasto, di complicarle; ma di -non avviarle qlla soluzione. -E, nessuno se ne offenda, siamo di fronte alla · fermentazione di uno di quegli ·spunti che i reazionarj del sec~lo_scorso.inocula– rono non soltanto nelle dottrine socialistiche ma anche in quelle liberali. . . 'l _. . . ' - ERRORI D[ POLITICA PROLETARIA. Derivano da una specie d'~mpirismo •. Le • ma.,se ' · attaccano senza riflessione le posizioni che..han dinanzi, senza pi-eoc- ioteca Gino Bianco

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