L’Acropoli - anno I - n. 7 - luglio 1945

-IN CORSIVO LA LIBERAZIONE DAL BISOGNO. Mi è capitato piu volte di.sentire 'ar– gomen'.are co~tro questa formut. del P~e~i~ent: Roose~el~ e del. New Deaz.. Li: berarsi dal bisogno! E un' utopià perche il bisogno si rmnov!Z come Proteo, Ci libereremo dal · bisogno d_elpane, ma avremç, quello ,della éasa, della dàrina, ·dei piaceri, della macchina che ci trasporti e ·cosi·via; , Mai il bisognò ha requie, perché è la lievitazione perenne della vita, o, ·meglio, ha requie nel· ~epolc~o, ' · La liberazione dal bisogno è una formula utopica 'e non di bi.tona'J>olitiea. Il ragionamento non fa unw·grinza logicame1;te,' ma_p~liticamentè nqn si· sostiene: . È· come uno di quei còlpi d'artiglieria che ottimi in direzione san·ocorti rispetto all'obiettivo: lo coprono. di fumo, agli occhi di éhi osserva sulla linea· di tiro, ma svanito il fumo il ,bersaglio appare ancora in-tatto. In· ~ealtà è' un fin, de , non re~evoir, un'isianza p;ocedurale, che· colpisce_una difettosa e_nunciazione del– l'avversaria, che~disconosce ciò che c'è di effettuale nell'ista,nza avversa, la quale parlando di bisogno accenna sempre, sia pure,· con_ troppa genericità,.a ciò che un' età avverte come bisogno, e ··necessità che asservisce ed 'avvilisce.· In primo luogo, non s' intendè_l'isp'irazione polemica. Appunto perché _il bisogno i eterno e· agirà in perpetuo, perché impedire che si ·ponga termine. a questo. o à qùel bi– ~ogno? Non "sarebbe iniquo vietarci di riposare ~lternaiivamente le membra i-ivol– -tandoci di tanto in tanto nel letto? f'{ell'argomentazione avv.erto lo stesso difetto di ·que}là 'del conte de Maistre, che ;valutava la proc_lamazione dei dirìtÌi del · l'uomo perèhé _ègli'non.conosceva in .coricreto che Russi, Francesi,- Inglesi, eéc_- . (c. a rigore poteva condurre l'argomento alla polverizzazione atomica e nominp,-· . listica) ·o quando contro l'ingenuo otfimismo settecente~co giungeva alla .glorifi,-· , cazione de_llaguerra, com,e legge divina. governante il mondo. . Con s'imiti ragio-' i namenti .s'escludeva· allora l'opportunità d'abolire la schiavitd e il servaggio ·e si· pietrificava in una natura regolata da ferree leggi - l' espansion•e dello spirito. È crudelissimo farci procuratori della · natura in ciò che essa · ha di crudele. Con . la formula. non .-ceriame~te Ìelice, ,dal. punto di vista teorico, • liberazione dal . 'bisogno', s'intende liberazione da tutto ciò che aliena altri uodiini dalla ;ita e dai valori . che noi .pregiamo. Non. capisco perché, p: e.; non. si• debba sentire ii bisogno d'elevare moltitudini di contadini- i quali sono 'iie! nò.stroMezzogiorno Bi0lioteca·Gino Bianèò

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