Carlo Cattaneo - Terre italiane

70 varcar l'Jura, a spegner Ginevra, a co_nfiscarLosanna e Neuchatel e Friburgo; e su pel Vallese, affacciarsi alla se~inerme Italia, dal Gran San Bernardo, dal Cervino, dal Sempione. Dal Sempione? In virtù dell'etnografia, no. La valle del Rodano ha 75 comunità francesi e 95 tedesche. Il maresciallo Welden diceva ghignando che il gigante dominatore della pianura cisalpina, il Monte Rosa, « era un baluardo tutto circonvallato d\ sentinelle teutoniche». Tracc_iadunque la vostra etnografi-a, in tutte le somme valli che fanno centro al Monte Rosa, i sacri termini con- ·cessi dalla suprema èausa alla gente germanica. Una commissione diplomatica delle tre forze accentratrici, delle tre liberatrici unità, corra per Aipi e ghiacciai, facendo gli esami di lingua parlata a tutti i pastori di Val d'Aosta, di Val Sesia, di Valle Anzasca, di Val Formazza, di Val Maggia, per lavare questa ,reciproca macchia dal ·vofto .delle tre nazioni. E s'è vero che vi sia qualche parrocchia tlove si predica in due lingue la Rivista può applicarvi il suo fascio di paglia. E v'è di peggio. ~a ~onca di Val_d'Aosta, tranne il poco ov'è tedesca, è tutta una gran macchia francese, e inoltre si troverebbe abbracciata a semicerchio dalle nuove nuovissime frontiere fr1ncesi. Con lo stesso diritto con cui la Francia si riaperse in Nizza la via di Montenotte, si farebbe riaprire in Aosta la via del forte d1 Brbhol~caG no Branco

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