Carlo Cattaneo - Terre italiane

64 •• abbia saputo tener vivo il naturale affetto al• l'idea I». Scoperto il deplorevole errore del popolo ticinese, la Rivista scopre eziandio, col consueto senno della sua tribù, le recondite cagioni. « Il Cantone giacque per tanti anni quasi sempre tra vicini dai quali non potè mai ricevere alcun utile ammaestramento politico, schiacciato ln certo qual modo a destra e a sinistra dall'assolutismo austriaco e piemontese, con alle. spalle quell'antico e ostinato nido dell'oscurantismo che è il Cantone di Uri; per clii, quando pure. pei fatti fosse veramente chiarito che, gli ordini politici non abbiano.quivi. saputo tenersi immuni da"""tlgni corruzione, non potrebbero me~avigli;irsene Jse non coloro pei quali l'acqua stagnante-del padule dovrebbe avere quella stessa freschezza e purità di che è bella l'acqua di un ruscellettp che scorra sur un letto di sottile arena». In queste arcadiche amenità non si può ben discernere se la qualificazione di pozzanghera tocchi al Canton Ticino, o al Piemonte, o. ad ambidue. Ma per ·fermo è cosa molto originale e strana che la. primaria rivista torinese abbia sì 'poca riverenza al vecchio suo Piemonte da porlo in questa sgarbata terna colla casa d'Austria e il Sonderbund. E inoltre è troppo spropositato quel paragone tra la valle alpina d'Uri, abitata da quindicimila anime, e l'immane impero austriaco; poco minore di quaranta milioni. / Biblioteca Gino Bianco

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