Carlo Cattaneo - Terre italiane

fiO vinciale .non ha poteri. per sancire un trattato che riguarda l'intera nazione: il parlamento co• · minci ad accertarsi dei limiti di ciò che può fare. Napoleone ha forza di prend_er, se vuole, tutta !.'Italia; ma non ha forza di prendere il nostro vot~. Egli medesimo si è posto questo termine, egli medesimo ha già riconosciuto il nostro di· ritto fin dove si può stendere e èome l'inten• diamo ·noi nella nostra coscienza. Noi non sap· piamo s'egli oggi" può essere contento della for• midabile scossa che il suo pensiero ha destato: egli forse conta sulla nostra prudenza. Ciò clfe avvenne non era forse nel suo primo intendimento; la questione dell'lialia centrale è-- oscura e misteriosa. Se colla cessionP,,Ji Nizza e Savoia si migliorasse il nostro stato in Europa, il nostro assen$o potrebl;>e. ancora. avere una scusa. M-a codesta cessione minaccia e offende molti stati che prima non erano nostri rfemici : la Svizzera, la Prussia, il Belgio, l'Inghilterra; ha dato nuova lena ali' Austria, denari e soldati al' papa. È per noi consiglio del pari umiliante e• pericoloso; e non è forse più CÒSÌ utile all'im• perioso alleat"o come primo apparve. · L'Inghilterra non ha osato far nulla a fine di sciogliere. il nodo d'Italia a nostro e sue, vantaggio. Pure a senso mio, non doveva essa mai temere d'assecondar Napoleone nella politica della libertà. E questo io osai scrivere, quattro mesi Biblioteca G1:10 Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==