Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 72 - tare contro gli ostacoli che gli oppongono i costumi e l'idiotismo di parenti imbecilli, innumerevole è la folla di coloro che si fanno beffe dei pregiudizi .... di nascosto. Questi han soltanto contribuito a renderci scaltri ed ipocriti. Perchè volersi incaponire a regolamentare ciò che è sfuggito a 1unghi secoli d'oppressione? Riconosciamo dnnque una buona volta per tutte che i sentimenti dell' uomo sfuggono a tutti i regolamenti, e che occorre la più intera liberti affinchè possano sbocciare completamente e normalmente. Siamo meno puritani, e saremo più franchi, più morali. L'uomo proprietario, volendo trasmettere ai suoi discendenti il frutto delle sue rapine ed essendo la donna stata finora considerata aome inferiore, piuttosto come una proprieti che come un'associata, è evidente che l' uomo ha formato la famiglia in modo d'assicurare la sua supremazia sulla donna; e per potere, alla sua morte, trasmettere i suoi beni ai discendenti ha procurato di rendere la famiglia indissolubile. Basata sugli interessi e non sull' affezione, è evidente che occorreva una forza ed una sanzione per impedirle il disgregarsi sotto gli urti causati dal- !' antagonismo degli interessi. Ora, gli anarchici, accusati di voler distruggere la famiglia, vogliono invece, distruggendo questo antag~- nismo, basarla sull'affezione per renderla più durevole. Essi non hanno mai eretto a principio che l'uomo e la donna a cui piaceri di finire insieme i loro giorni non lo possano perchè le unioni sono state rese libere. Non hanno mai detto che il padre 81bliotec;aGir _ 6i ...rn.;o

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