Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

-71 - lità, hanno chiuso gli occhi sui loro difetti, si sono uniti, cd ecco che la vita comune cancella le qL1alita, fa risaltare i difetti, accusa angolosità che non si possono nascondere; sara necessario pertanto che questi due esseri, per essersi illusi in un momento d' effervescenza, debbano pagare con una vita di sofferenze l'errore d' un momento, che ha fatto loro scambiare per passione profonda ed eterna qnel che non era che il risultata di una sovreccitazione dei sensi? Via! è ormai tempo di tornare a nozioni più sane. Forse che l'amore dell'uomo e della donna 11011 è sempre stato più forte d'ogni legge, d'ogni pudore e d'ogni biasimo, da cui si è voluto far intralciare e seguire il compimento dell'atto sessuale? · Forse che malgrado il biasimo gettata SLtlla donna .:he inganna il marita, (non parliamo dcli' uomo che si è sempre saputo far la parte del leone nei costumi) malgrado la parte di paria riservata nelle nostre pudibonde società alla ragazza resa madre; forse che malgrado ciò, dico, si è potuto· una sol volta impedire alla donna di tradire il marito, alle ragazze di darsi a colui che loro era piaciuto e che avev:i saputo approfittare del momento in cui i sensi parlavano più forte della ragione? La scoria, la letteratura non parlano che di uomini ingan_nati, di ragazze sedotte. Il bisogno genesico è il primo motore dell'uomo: lo si nasconde, ma si cede al suo impulso. Per qualche spirita ecèitato, debole e timorato che si suicida coli' essere amaro, non osando talvolta romperla coi pregiudizi, privo della forza morale per lot· Biblioteca Gino Bianco

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