Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

Brbho - 60 - non procrei tanti bambini! La lotta e aspra, bisogna saper ridurre i propri godimenti se si vogliono poter aumentare in seguito. I signori economisti che ci parlano della maggiore intelligenza dei capitalisti, oserebbero essi affermarci èhe coloro che nei colpi di borsa, nei raggiri e nei monopoli carpiscono dei milioni, hanno speso un' intelligenza, un milione di volte superiore, non soltanto di quell'operaio che si può considerar artista nella sua professione, ma del più umile fra essi, nel più volgare dei mestieri ? Osserviamo un operaio, supponiamolo uno dei più favoriti, che guadagni, relativamente ai meno favoriti, buone ·giornate, che non sia mai disoccupato o malato. Potrà costui vivere d' una vita comoda quale dovrebbe essere assicurata a tutti coloro che producono, soddisfare a tutti i suoi bisogni fisici ed intellettuali, col solo prodotto del lavoro? Certo non potrà soddisfare la centesima parte dei suoi bisogni, ed anche in quei pochi si dovrà limi• tare; occorrerà che li riduca vieppiù se vuole economizzare qualche soldo per la vecchiaia. E qualunque sia la sua parsimonia, giammai perverrà ad economizzare il necessario per vivere senza lavorare. Le economie fatte nel periodo produttivo basteranno appena a compensare l'ammanco apportato dalla vecchiaia, se non gli capita qualche eredità o qualche altro soccor• so che non ha nulla a vedere col lavoro. Per uno di questi lavoratori privilegiati, quanti info\ici che non posse~$ono <\i çhe ~fa!llarsi ! Lo sviir.- '-""""'...,e

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