Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 43 - IV. L'uomo è cattivo? I difensori dell'autorità tentano di giustificare i loro atti adducendo per argomento che « l'uomo è ancora troppo cattivo per poter fare a meno di guide nel cammino della vita ». « Bisognerebbe creare di nuovo l'uomo », rispondono essi agli anarchici, quando questi dicono di yoler fondare una società basata sulla solidarietà, sull'uguaglianza e sull'autonomia più completa dell' individuo, senza autorità, senza leggi, nè coercizioni. L'uomo è cattivo; sta bene: ma può egli migliorare, può egli peggiorare? Nello stato attuale è più possibile un cambiamento in male? Può l'individuo migliorare o peggiorare fisicamente e moralmente? E se è possibile l'evoluzione in uno dei due sensi, cosa che la storia ben ci dimostra, è per opera delle antiche leggi tramandateci, è per opera delle vecchie istituzioni che l'uomo può aspirare a diventar migliore, o sono appunto quelle leggi e quelle istituzioni che lo rendono peggiore? È rispondendo a tali questioni che potremo concludere, se fa d'uopo cambiare innanzi tutto l' uomo, oppure il presente stato sociale. . *. Nessuno nega o potrebbe negare oggidì che l'ambiente fisico influisce enormemente sulla condizione fisiologica dell'uomo; ora a maggior ragione, l'am81.:ilioteca Gino Biarco

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