Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 154 - moralizzazione ; non può generare che spie, oz1os1e ubriaconi. Piccolo è il numero di quelli che resistono a questi tre anni di abbrutimento, e anche questi non vi resistono cosi completamente da non conservarne qualche traccia per lungo tempo dopo esserne usciti. Oh! questa disciplina brutale ed abietta, che schianta gli uomini, ne annebbia il cervello, ne deforma il carattere, distrugge la sua volontà ! Orribile macchina per abbrutire, essa piglia il giovane, che non chiede che aprirsi ai sentimenti del bello e del vero, la cui energia potrebbe svilupparsi sempre più nella lotta per la vita, e la cui intelligenza potrebbe ampliarsi sotto la pressiione del sapere già acquisito e del bisogno d'imparare ancora; la disciplina gli pone addosso una cappa di piombo, che gli comprimerà e impiccolirà ogni giorno più il cervello, che gli rallenterà perfino il ritmo del battito del cuore. Dopo averlo maciullato per tre anni nei molteplici ingraAaggi della sua gerarchia, la caserma restituirà questo giovane come un informe cencio, se pure non l'avrà completamente divorato . • • • Abbiam visto che questa patria, di cui la feroce borghesia vorrebbe farci i difensori, non è che l' organizzazione dei suoi privilegi ; il militarismo che ci si insegna come un dovere a cui tutto bisogna conformare, è istituito solo per sua difesa, e il peso ne ricade tutto su coloro contro cui è impiegato. Oltre a ciò il militarismo è occasione, per i più incapaci della bor~hesia, ad occupare posti in çui ci si.i bis98 lioteci'l Gi1 oi, 1m o

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