Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

XII. Il patriottismo delle classi dirigenti Abbiamo dimostrato che la patria non è che una parola sonora, pretesto per costringere i lavoratori a difendere un ordine di cose che li opprime. Vediamo ora se « l'amore di patria, questo sentimento sacrosanto, questo amore pel suolo natio, che ogni individuo porta seco nascendo » sia altrettanto radicato in coloro che lo affermano; se dipende da cause puramente subiettive come fra i lavoratori, oppure da cause materiali, da volgari preoccupazioni d'interesse mercantile. Specialmente nei libri pubblicati da loro e per loro uso. noi possiamo ricercare il pensiero in essi dominante. Ne saremo edificati! A sentirli, - quando si rivolgono ai lavoratori, - non v'è nulla di più sacro della patria; ogni cittadino dovrebbe fare sacrificio della sua esistenza e libertà per la difesa del territorio; secondo costoro, infine, la patria rappresenta l' interesse generale al più alto punto : sacrificarsi per lei significa sacrificarsi per i suoi e per se stesso. Eppure non abbiamo che a sfogliare qualche trattato di economia polirica per convince rii di menzogna, per costatare che tutte queste frasi reoboanti, che tutti questi sentimenti che ostentano non sono che imposture, per uso degli ingenui che vi si lasciano accalappiare, maschere che si affrettano a togliersi dal viso quando sono nell'intimità. ir

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==