Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

s'è accresciuta ed ha aumentati i cattivi effetti delle sue nefaste istituzioni. L'uomo, invece, man ,mano che il suo cervello s'è sviluppato~ che la facilità di procurarsi i mezzi di esistenza s'è accresciuta, ha sentito sorgere in lui il sentimento di solidarietà cui aveva già obbedito nel- !' organizzarsi; questo sentimento di solidarietà è divenuto un tal bisogno, che le religioni lo hanno spinto ali' estremo . fino al sacrificio, predicando la carità e la rinuncia di sè: ciò che ha fornito un nuovo elemento di dominazione. Quanti sogni di organizzazione sociale, quanti piani di felicità 11011 ha l'uomo immaginato nel suo bisogno di vivere armonicamente coi suoi simili? Ma la società è stata sempre lì, a soffocare con tutto il suo peso i buoni istinti umani, ravvivando i11 lui il selvaggio egoismo primitivo, spingendolo a considerare gli a.Itri individui come tanti nemici che doveva atterrare per non essere atterrato lui; abituandolo a guardare senza una lacrima quelli che scompaiono stritolati nei mostruosi ingranaggi del meccanismo sociale, senza poter loro portare soccorso, sotto pena di scomparire anch'egli nella gola insaziabile che divora sopratutto i buoni, gl' ingenui, quelli che si lascian trascinare da umani sensi, - non facendo sopravvivere che i furbi che sanno affrettare la caduta altrui per ritardare la propria. Si impreca tanto contro gli oziosi, contro i ladri e gli assassini, si parla del lato forzatamente cattivo dell'umana natura, ma pochi si accorgono che questi vizi non domanderebbero che di scomparire se non B1bli e 'l Gino Bi, 1l

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