Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

26 rivano il discorso (t). In che si palesava il pen· siero vero del governo ? NeiJa autorità attribuita al preretto che con la sua presenza cresceva importauza allo parole di Garibaldi, o nel sequestro? A tali questioni dava luogo il suo contegno. In molte parti dell'isola si facevano inscrizioni divolontarii non pagati e non acquartiera ti al fine di tenerli pronti per una spedizione misteriosa in Oriente od a Roma. Addi 9 luglio il prefeLto inlerrogava il ministro su l da farsi in proposito. Questi gli dava per direzione fa cesse rispettare la legge. Egli :pubblicava un proclama in cui diceva che se si trattasse di veri arrotament i si terrebbe obbligato rammentare la legge che non li permette (2). Così andava crescendo ogni giorno l'equi voco a cu i pur troppo si ridusse la nostra storia interna di quest'anno, e, questo equ ivoco non doveva oossare che con un principio di ribellione e di guerra civile. Il governo ha egli fatto conoscere in tempo ai popoli ingannati che l'arruolamento era contrario alle inlenzioni del Re? ha egli inslato presso la Camera per renderla ragguagliata de 'fatti, ed ottenere che si supplisse all 'insufficienza delle leggi ? ha egli adopera to tutti i mezzi che erano possibili per indurre Garibaldi a desistere dalla spedizione? Lascio che il lettore giudichi dai fatti che gli furono esposti, e da quelli che sono a notizia di tu l ti. (i) Due lettere, 25 26. (2) Due lette re, pag. 25.

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