Carlo Boncompagni di Mombello - Il ministero Rattazzi e il parlamento

~5 tesse in chiaro ogni cosa, perchè non dire se l'accusa si ammetteva per difetto di prova, o per di· fetLo di dispo::; izione abbastanza precisa della legge? Il ministro proponev.a alla Camera dei depu ta ti una nuova legge contro gli assoldamenti d:uomini, e coutro le associaz ioni politiche che diffondessero principii cont.ra rii allo statuto. Impedire i tenta tivi di arruo lamenti per cui si mettesse a repentaglio la pdce dello Stato, e le associa1.ioni per cui si provocasse a disobbedire alle leggi, era un concetto gioslo, quan tunque desse luogo a molti lamenti dei giornali di sinistra, e quantunque la forma in ct ti la legge era proposta non rispondesse abbastanza al concetto. Portata in di seu·ssione quella legge avrebbe dato occasione opportuna di associare il parlamento ad una politica conservatrice quanto liberale, ad opporre le più sane dottrine di libertà costituzionale agli errori ehe il partito d'azione adoperava a diffondere. Ma non bastava avere proposta questa grave materia alla Carnera, occorreva ins ta re che essa ne deliberasse. Proponendo la questione, e facendo poi come se non si curasse la risposta, si tepeva in poco conto l' autorità del parlamento. 11 eorso di questa proposizione dimostrò quanto poco in Limi fossero i legami che univano la Camera al ministero. Pa recchi fra coloro che, per opinioni e per abitudini sarebbero stati più propensi a rincalzare il principio di autorità, si erano mostrati poco volonterosi di secondare le proposte del governo, mentre vedevano che questo non si curava gran fatto di iovigila re affìne di prevenire

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