Giuseppe Marchi - Ragionamento encomiastico morale recitato nelle esequie ...

A memoria nostra e de' nostri padri non è aocaduto, che questa Roma, al mancarle ch' abbia fatto per morte una sua giovine matrona, sia uscita in quelle dimostrazioni di amore e di dolore, di compassione e di gratitudine, con le quali testè tutti voi accompagnaste alla stanza del fermo riposo Guendalina principessa Borghese. E qual n' è stata mai la cagione di sì concorde ed onorevole commovimento? Forse una virtù senza pari, un merito maggior d' ogni esempio? Egli è uffizio nohi lissimo, imposto da voi , o signori, a, me , di tributar questa mane a Guendalina le molte lodi di che ella è mirabilmente meritevole ; ma voi non mi deste insieme l' incarico di oscurare perciò la gloria di che da secoli risplende e si mantien tuttora fulgida la virtù ed il merito delle romane matrone. · Sublimissimi erano i pregi di che adornavasi la giovine principessa : ma lodatore indiscreto anzi ingiusto io mi sarei, se del titolo di nuovi in Roma o anche solo di prodigiosamente rari onorar li volessi. L' aut"r clivino di nostra fede che ha voluto ferma quivi la stanza del vicario suo e che Roma fosse la se-

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