Giuseppe Marchi - Ragionamento encomiastico morale recitato nelle esequie ...

~zirr:i4 erano come le fonti alle quali attingeva le vir~ÌI sue tutte: convinta appieno che il galateo J elle dame ed una certa morale filosofia può sì dar vi ta a quella superl•a filantropia_, il cui nome è sbandi to dal vangelo e dalle VIte tutte de'sa nti· ma non potrà mai nè crear nè alimentare la ~ri 3 t iana santiti1. Nella umile cbiesicciuola J clla Madonna del Divino Amore prossima al l'alagio de' Borghese, in un de' suoi anni ultimi, frequentò coti dianamente le pie pratiche del me- •C mariano sempre ginocchione in terra e semjJre fra la turJJa d ' uomini e di donne quali lacere ne' panni, quali squallide in viso per penuria Ji buon nutrimento. Altre , oh quanto da meno Ji lei , non escono se non sn lucente cocchio, 110 11 recano il piede se non a magnifici t empli , non s'allogano se nou tra le pari , non s' inchinano se nou su cuscini morbidi. Della stanza ove passava i l più delle ore intesa alle opere delle mani e all' adempimento degli uffizj di buona madre di famiglia, avea fatto chiesa, perchè i giorni non le trascorressero senza levar con frequenza eù alto il cuore e l' animo al suo Dio per ritrarne conforto, consolazione, generosità. Ogni otto ùì tergea I ' anima dalla polvere delle umane fragilità e si pasceva del pane de' forti : ed agli efiètti vedevasi, che il più intenso fervore Cfuesto esercizio suppliva a dovizia a quella gior frequenza che vedesi in altri di lei mepii. Non bastava per lei ciò di che altri si ontentano, di mandar dietro a Gesù che recasi J? sacra r.n~nto agl' infermi, servi a più coppie in r•cche d1 v1se e con accesi torchi. Ella udita ap- }le JHI dalin vicina parrocchia la chiamata de' bronzi .all' ufli~io ~ar~to, v' accon'Ca in persona , e se ud1a che 1l VIntJco era per un' inferma, il pre-

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