142 LA QUISTIONE ROMANA diceste ieri, uno dci vostri oratori cui noi ascoltammo col silenzio se non della simpatia, almen del rispetto, l'ha detto proprio ieri da questa tribuna ; egli l'ha segnalato . c definito, egli lo ha qualificato per apostasia del gran partito liberale. (Lunga interruzione.) Iomi studio di dcciferarvi questo fenomeno ; e voi m' interrompete riguardando la mia parola come un insulto ! eppure io ho qualche cosa a dirvi più innanzi: io aggiungo che questo fenomeno è universale , nè può esserne ascoso il motivo : il nome ed il vessiJlo di libertà è stato usurpato da impuri e incorrigibili demagoghi , che l'hanno lordato c se ne son valuto a far trionfare il · delitto ! (Violenti esclamazioni a sinistra: calde approvazioni a diritta.) Perchè dunque, o signori (l'oratore si volge alla sinistra), applicate voi a voi medesimi la mia parola? (Sor- 'l'iso a diritta.) Perchè risentendovene così al vivo , non volete pure prestarmi ascolto? lo vedete ? io qui non tesso che istorie. Dico pertanto che impuri e incoreggibili demagoghi han lordata la causa della libertà••... (Nuove interruzioni a sinist'ra.) UNA vocE a sinistra. Codesta è opera de' Gesuiti! ( Sclamazioni e riso a diritta.) M. DE MoNTALE])IBERT.... (continuando) .... Dico che per tutto al piede del Campidoglio come alla barriera di Fontainebleau , ne' sobborghi di Francfort come sul Ponte di Pesth, dappertutto il pugnale dèmocratico è stato indegnamente accoppiato alla bandiera di libertà. ( Vive acclamazioni a sinistra: nuovi assentimenti a diritta.) IL PRESIDENTE. Ma lasciate almeno che si parli contro ùell' assassinio ! M. VIcTon LE FnANC. ~ perchè non si parla degli assassini sugli Ungheresi!
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==