Ettore Vollo - Maurizio Quadrio

- - ll3 - · vecchio settantenne, lavormra assiduamente, inchiodato al tavolo quasi l'intera giornata. Dimorò per tal modo in Genova fino al gennaio del 1872 . Un anedotto, anzi un semplice tratto caratteristico di quella sua foga nel lavoro. - Ho fatto una gran sc~perta, mio caro - di sse egli un gi t>rno ad un amico, stropicciandosi allegramente le mani. - E quale? - interrogò l'artro. - E cco: ho trovato il modo• di la"orare tut ti i giorni un paio d'ore e più, oltre il consueto. Si tratta di un . acido, ch e applico sulla< front e col mezzo di una pezzuola : un eccitante nervoso che mi rinft•anca quando sono spossato. - Ma - osservò l'amico - non temete che a lungo andare codesto espediente non abbia a guastarvi la salute? - Io non faccio mai assegnamento sull'avvenire per operare - rispose Quadrio con una alzata di spalle. - Lavoriamo, amico, lavoriamo con la maggior lena nel presente: questo rileva, poichè l'indomani è sempre incerto. - Nella compilazione dell 'Unita italiana, lo veniva coadiuvando un giovane, ch'egli amava di affetto vivis3imo, e che, allora, guidava quasi paternamente nell'arringo del giornalismo. - È' un monello pieno d' ingegno - sol eva dire

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