G. L. - Piano di lavoro del Partito d'Azione

transitorian1on.Le a trovarsi, implicheranno per lo stato il do. vere Ui prendere q1isure straordinarie di assistenza affinchè determinati gruppi sociali non soffrano senza loro colpa. ma non devono in alcun modo costituire una remora all'applicaziono rapìda o r·gicla del principio per cui lo stato deve cessare di essere il proleUore di quesl! o quegli interessi econon1ici parlicolari§Cci, e dev~ mettere il paese in grado d_i profittare al massiino della divisione del l?,voro internazionale. Nel quadro di questo nuovo ind;rizzo della vita economica del -paese sarà possibile determinare quali delle aziende sequestrate dovranno rf!staro definitivamente in 1nano al Po· tere pubblico, perchè conserveran,-io il carattere monopolistico o quasJ m~nopolistico (come ad es. J'industr:a idroelettrica e le assicurazioni). quali dovranno essere reslituile all'iniziativa privale! e ,per quali si dovrà procedere puramente e sen1plicemenle a.Ila liquida1Jioµe fallimentare (corno ad es. I.a siderurgia). bJ Coatit11Uo11e del nuovo ordine econo111ico La demolizione dell'intervenzionismo protettivo, corpora• tivo ed autarchico, o la restituzione al mercato della funzione di determinatore dei prezzi, dej costi, e della vantaggiosità di produr,rc o ~on produrre i vari beni. dovo esse.re accompagnata di pari passo da un nuovo e diverso intervento della colleltivilà ne.Ila vita econoip.ica, destinalo a creare una socielà bene equilibrata, in cui la solidarietà sociale garantisca una notevole uguaglianza delle condiz:onj di partenza. senza soflocaro l'iniziativa 1 privata, e permetta a tutti i cittadini di sviluppare liberamente e fruttuosamente la loro operosità; ed in cui, d'altra parte, il flusso di ricchezze proveniente dal1a lìbera economia di mercato sia utilizzalo l)Cr mantenere una fondamentale giustizia socfale nel paese. La soluz,ione dei fondamentali ,problem) di giustizia eco~omica non può e.ssere rinviala ad un lontano avvenire, ma ,,a affrontata nell'atto stesso in cui si procede alla ricostruzio,\e ctcl meccanismo eeo. nomico, ;perchè libertà e democrazia non possono esistere che poggjando fermamente su questa doppia base di solidarietà sociale e di libertà individuale d'iniziativa. -Ne ·consegue che un settore socia1ista dell'~onomia si impone sia nel camoo della produzione che in quello della di~lribuzione, ognl volta che Je conseguenze de] libero giuoco delle forze economiche sono di natura antisoc:a;e. b) I) • Il aettore aocioliata della procluaion• Nel campo della -produ~ione il principio socialisla che esige che la produzione vada diretta per conto ed in vista dell'interesse della collettivilà, e non degli interessi individuali, va 3ipphcato per tutte le az1enùe c!:ia, ;::r ilooo 1a demolizione dell'intervenzionismo fascista, conservino carattere mù;.::~- -13 - B'blioteca Gino Bianco

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