Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

- !84Il capitale che deve , e che i sudditi suoi hanno, di buona o mala voglia, a pagare , ragguagliasi al .presente a 5tl9,405,7D6 lire. Somma questa che se partiscasi pel numero degli abitanti , vi accorgerete che i bimbi che nascon·o nello Stato Pontificio sono debitori di ! 15 lire, di che daranno per tutta lor vita gl' interessi , comecchè non abbia cotesta somma recato profitto ad essi , nè ai loro antenati. I 5o9 milioni e mezzo non sono andati perduti per tutti. I nipoti del Papa ne hanno incassalo parte: gl'interessi generali della fede ortodossa ne hanno divorato buon terzo. È stato addimostralo che le guerre di religione non han costato al Papa meno di cento milioni. Le chiese, di cui Roma va sì fastosa, non sono state pagate interamente dai tributi dell' universo cattolico; ed i residui da pagare sono a carico del popolo romano. I Papi sono andati liberali verso quei miserabili stabilimenti religiosi che non posseggon meno di oOO milioni al sole! Queste spese riunite in massa sotto titolo di allocazioni per il culto fanno la lieve giunta al debito nazionale di 22 milioni. L'occupazione straniera, e massin\e l' invasione austriaca nelle provincie settentrionali , ha gravato gli abitanti di 2o milioni. Più il danaro sperperato, regalato, rubato, perduto e 54 milioni ai banchieri per diritti di commissione sulle prestanze; e vi formerete il giusto concetto del debito, salvo forse un 40 milioni , il cui impiego inesplicato e inesplicabile arreca grandissima onoranza alla discrezione dei ministr·i. Dalla ristorazione di. Pio IX , una specie di rispetto umano sospinge il governo papale a rendere alcun conto non alla Nazione, ma sì all'Europa. E l'Europa, che non pecca di curiosità, sta contenta al briciolo. Il bilancio pubblicasi in pochi esemplari, nè può averne

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