- J70banda degli Apennini; e vi hanno proprietarii nei dintorni di Roma, i quali non ne pagano punlo. La Consulta di Stato, nel ~8ts4, ragguagliava le terre privilegiate alla somma di 90 milioni. Ma parliam d'altro, e tocchiam dei terreni incolti. Sul piovente del Mediterraneo a mezzodì c a notte, al levante cd al ponente di Roma , c dovunque può giungere la benedizione del Papa, il paese piatto, che forma una grande distesa, è, in un medesimo, il paese deserto, incolto e malsano. Gl 'intelligenti han fatto vaghissimi discorsi sul misercvole stato di cotesta bel1a ed abbandonata parte dello Stato. Un dice: << Essa è incolla, avvcgnachè . è deserta : in che modo coltivarla senz'uomini? È deserta, perchè malsana, nè gli uomini, sapendo che v'andrebbe della vita, s'inducono ad abitarvi. Risanatela dapprima, e vcdretela in breve da sè ripopolata; e gli abitanti faranno a gara per coltivarla, chè, affè di Dio, non v'è suolo al mondo più fertile nè più ricco, ». · Un secondo soggiunge: << Siete fuori di carreggiata, e scambiate l'effetto con la causa e questa con quello. Il paese è malsano, perchè incolto, gli strati vegetali accumulati gli uni sugli altri da secoli fermentano ai cocenti raggi solari. I venti ne sfiorano buona parte di miasmi sottili, impercettibili all'odorato, e nullameno micidiali. Se tutte coteste piante fossero c0ltivate due o tre volte, se facessesi penetrare l'acre e la luce sino alla crosta del suolo, la febbre che cova sotto le erbe accumulate evaporerebbesi senza mai più ritornare. Adoperate coltr'i ed estirpatori e primo frutto che raccorretc sarà la sanità >>. Un terzo dice ai precedenti: << Bene vi apponete en-
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