Pietro Santoni - Scelta di poesie italiane e romagnole

7 deturpano la Società eon un vile egoismo , mai lon mancarono i sostegni della filantropia , e dell ' _lmanità. D. Pietro amò moltissimo la eaccia, di cui travagliassi per insino agli ultimi suoi anni ; negli ,mrcizj della musica si dilettava, e tal fiata apparve ne' pubblici esperimenti sacro Cantore, e Suonatore di Violoncello. Maravigliosa fu poi la facili~à sua nel verseg- ~are in istile bernesco , massime allor quando fete uso del nativo dialetto: non avveniva fatto in Fusignano di qualche notabilità, che Ei non ,ponesse in festevoli rime : i carmi suoi rallegravano le veglie , le oneste brigate degli Amici , e si rendeano famigliari aù ogni ceto di persone. Anche le serali adunanze del Marchese Francesco Calcagnini Seniore venivano tramezzate dalle spiritose poesie di D. Pietro) che da quel magnifico Signore era sommamente onorato, ed amato. Può dirsi che Egli era il Poeta tutto i spirato dalla natura; chè sebbene negli anni suoi giova,- nili avesse percorsa una. ben ordinata carriera di studj, pure sappiamo che nell'età più provetta pon si curò di regolare colla meditazione dei Classici la sua strabocchevole fantasia. Laonde non è mera-viglia se talora non seppe congiungere la grazia de !P espressione aÌla lepidezza, e novità del concetto. Amicissimo fu sempre al glorioso Poeta Cavaliere Vinncenzo Monti, che negli anni suoi gio-:

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