Pietro Santoni - Scelta di poesie italiane e romagnole

34 . . . In veder poi varJ ScJami E di fabbri, e falegnami Costruire de' pakhetti , Porte J e chiavi con lucchetti; Un Teatro egli è, per Bacco! Gridai sì che sul momento Mi destai pien di contento, E allorchè sarà finito, Fusignan, dissi J è compito. Se' de' nostri bravi Artieri, Che dièr fine ai lavorieri Io parlai confusamente, Fu de' sogni l'incidente, Ma se voglio dire il resto Or convienmi star ben desto : Mi yorria più franca lena Per descriver di Bibiena L'eccellenza, e la virtù, A' cui simil mai non fu, Superato avendo il Zio Nel pensier, pennello, e brio. Zeusi, A pelle, e insiem Parasio, Tutti quei, che nel Ginnasio Di pittura dimostraro Un ingegno acuto, e raro Rimarrebbero sorpresi In veder sì bene intesi I magnifici prospetti, Che finora i più perfetti Non si viddero in pittu.ra,

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