Pietro Santoni - Scelta di poesie italiane e romagnole

S21 Ventiquattro ova in allora • . Si vende'van due pappettl' Sicchè avrei sborsati fora Sette scmli netti netti. Quel , ch' è peggio, e as.sai mi cale; Mi serpeggia tra Ja cute Certo acrimonioso sale Sì molesto alla salute, Che a guarire un tanto male Mi vorranno nei decotti , Nel Dottore, e lo Speziale Dieci scuùi senza i rotti. Or fra tanti, e tali guai, Che mi dan sì da pensare; E m' han rotto il capo· ormai , Come fassi a poetare ? I Poeti , o mio Ferrari, Che han di guai la testa piena, E ognor son senza ùenari , Ti so dir, che han trista vena. Onde adesso speri invano, Che io dia lode al ùotto Ricci 1 Perchè quando anche son sano Non so far che dei pasticci . D' Orator grande, e preclaro Porta Ricci seco il nome Reso al mondo tanto chiaro , E da tutti si sa come. Di lui parla già la Storia Pel pensier, pel bel latino

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