Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Un importante passo avanti verso il convegno fu fatto il 3 febbraio, quando a Trieste, nei locali delle Sedi Riunite, si svolse un incontro preliminare per concordare la data 53 • Vi parteciparono, per gli italiani, Bissolati, Ciotti e Morgari (Rigola e Treves, impossibilitati all'ultimo momento, inviarono la loro adesione scritta); per gli austriaci, Adler, Ellenbogen, Bauer, e inoltre il cèco Nemee, il polacco Diamand, lo slavo Kristan, gli ungheresi Welltner, Iaszai; per i socialisti italiani dell'Austria, Avancini, Pisce!, Oliva, Levi, Pittoni, Puecher; alla presidenza furono eletti Bissolati e Pittoni 54 • Un accordo di massima fu raggiunto facilmente, salvo - stando· a quanto dichiarò Morgari in una intervista apparsa sulla Stampa del 13 febbraio - la resistenza incontrata nei delegati austro-ungarici quando fu proposto (quasi certamente da Bissolati) di invitare al congresso rappresentanti anche di altri partiti: fu obiettato che in Austria non c'era alcun partito che potesse fungere da intermediario con altri opposti schieramenti politici. Secondo la testimonianza di Arrigo Levi, che nel convegno funse da segretario insieme ad Otto Bauer, al centro della discussione fu sempre la ricerca dei mezzi idonei a contrastare il pericolo di una guerra: « Si parlò di proclamare, in caso di mobilitazione, dapprima lo sciopero dei ferrovieri per impedire il raggruppamento degli eserciti, di sciopero generale ove le circostanze lo richiedessero, ma l'unica decisione che avrebbe potuto divenire concreta e che fu presa fu quella di nominare una commissione mista dei rappresentanti dei due gruppi, che dovevano seguire gli avvenimenti e specialmente informare i due gruppi di quanto succedeva nei rispettivi paesi » 55• Alla fine fu infatti emesso questo ordine del giorno: « Nei giorni del 9 e 10 aprile p.v. si terrà in Italia un convegno delle rappres€ntanze s·ocialiste e proletarie d'Italia, d'Austria e d'Ungheria per tutte le intese necessarie all'azione comune e parallela che dovrà svolgersi nei tr~ paesi sempre piu attivamente per prevenire ogni pericolo di guerra e per giungere alla diminuzione degli armamenti dall'una e dall'altra parte. Al convegno assisterà anche una rappresentanza dell'Ufficio Internazionale Socialista di Bruxelles. Durante il convegno che si terrà a Roma o a Firenze, secondo che sembrerà piu opportuno ai compagni del Regno, si farà una manifestazione pubblica con intervento delle suaccennate rappresentanze nei tre paesi. Contemporaneamente alla suddetta manifestazione, verranno convocati altri comizi pubblici, al medesimo scopo e per adesione al convegno, in tutte accordo sul genere di quello sognato da Bissolati, in Austria i fautori del progressivo disarmo sono una infima minoranza, mentre in alto non si sognano che nuove centinaia di milioni da dedicare all'Esercito e alla Marina ». 53 Oltre che nei numeri dell'Avanti! e dell'Arbeiter Zeitung, 6 febbraio 1911 e sgg., notizie particolarmente diffuse su questo incontro preliminare apparvero anche sulla stampa socialista trentina (L'Avvenire del Lavoratore, 9 febbraio 1911, Il Popolo, 3, 6 febbraio 1911) e di Trieste (Il Lavoratore, 8 febbraio, 22 marzo 1911).. 54 Proprio in quei giorni Fittoni era impegnato a difendere il principio della solidarietà italo-austriaca contro i provocatori attacchi del liberalnazionale Bartoli in sede di discussione sui rapporti con l'Italia presso le Delegazioni austriache. Aehrenthal, che presenziava lé sedute. lo aveva apertamente approvato e sostenuto (cfr. Il Piccolo, Trieste, 1 febbraio 1911). 55 Questa testimonianza è tratta da una lettera inviata da Arrigo Levi il 14 novembre 1954 al dr. Guido Raffaelli, che qui ringrazio per avermene dato visione. 34 SibliotecaGino Bianco

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