Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

Lo stesso giorno anche la direzione del partito prese visione del documento e riconfermò le tesi già esposte nel deliberato di Firenze del 7 ottobre precedente, conforme in sostanza a quelle approvate dal gruppo parlamentare 16 • Il convegno di Trieste nel 1905: le attese e i risultati La congiura del silenzio mantenuta, in pratica, fino a quel momento intorno al convegno da parte della stampa, parve ad un certo punto rompersi. L'iniziativa, è vero, procedeva tra l'indifferenza piu o meno completa del partito ufficiale o la diffidenza calcolatamente contenuta delle forze politiche ostili 17 • Ma in aprile un certo interessamento, senza dubbio inferiore alle aspettative, si manifestò nella stampa italiana, mentre perdurava il riserbo dell'Arbeiter Zeitung in contrasto con la vivacità degli articoli che apparivano nei giornali socialisti triestini e trentini. Nei numeri dell'8, 9, 10, 12 aprile dell'Avanti!, Arturo Labriola aveva dedicato al convegno una serie di articoli, insistendo sulla necessità di assicurarsi precise contropartite dagli austriaci, senza di che i risultati sarebbero stati puramente « platonici». Specialmente importante l'articolo del 9 aprile, Il convegno italo-austriaco. L'irredentismo, in cui, preoccupato per l'impreparazione dei delegati, egli raccomandava la piu ferma opposizione all'irredentismo annessionista, considerato la piu grave, diretta minaccia ai rapporti pacifici con Vienna, e proponeva una risoluzione di questo tipo: « 1) I socialisti italiani s'impegnano a contrastare, con tutti i mezzi della persuasione e della propaganda, le correnti irredentistiche ed annessionistiche che possono formarsi nel nostro paese, salvo restando il sacro diritto alla diffusione della _ lingua e della cultura nazionali; 2) I socialisti austriaci s'impegnano a difendere i diritti della minoranza italiana facente parte della monarchia austriaca e piu specialmente a diffondere il convincimento dell'obbligo che lo stato austriaco ha, in conformità delle sue leggi, di consentire agli italiani l'uso della lingua nazionale per l'acquisto di tutti i gradi dell'istruzione, dai piu umili ai piu elevati». Il Lavoratore di Trieste riprese, nel numero del 13 aprile, estesamente l'articolo di Labriola, commentandolo con estremo favore. Ma l'artie l'aumento delle spese militari, ed opporsi anche eventualmente ad un tentativo di guerra tra i due Stati è necessario ottenere dal partito socialista austro-ungarico sicuri e precisi affidamenti; che per parte sua sarà adottato un analogo contegno combattendo risolutamente ogni sopraffazione della nazionalità italiana, opponendosi con energia alla politica militarista ed espansionista austriaca; che se ispirato a questi criteri, e con l'intendimento di ottenere queste garanzie, il convegno italo-austriaco potrà riuscire di grande utilità per la causa della solidarietà proletaria internazionale e della fratellanza dei popoli; il gruppo socialista parlamentare delibera di aderire con questi intendimenti e di partecipare coi criteri suaccennati al convegno italo-austriaco di Trieste» (dr. Avanti! e Il Tempo, 13 aprile 1905). t6 Ibidem. 17 Cfr. su questo R. Colapietra, Leonida Bissolati, Milano, Feltrinel.li, 1956, p. 130. 12 BibliotecaGino Bianco

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