Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

che di fronte ad una iniziativa ispirata ad uno dei piu tradizionali e radicati principi della coscienza socialista, qual era l'ideale pacifista, nessuno avrebbe potuto tirarsi indietro senza smentire gravemente la sua fede politica. Non a caso, già il 10 agosto l'organo socialista trentino Il Popolo, diretto da Battisti, polemizzando col quotidiano liberale Alto Adige che aveva pubblicato il giorno prima la notizia dei preparativi del convegno chiedendosi ironicamente Che cosa vogliono?, usci con un articolo di plauso per lo scopo « antibellicista » del convegno, e per il ripudio della guerra come mezzo per risolvere i contrasti tra l'Austria e l'Italia. Per9 assai presto, col maturare degli avvenimenti, i punti di vista si discriminarono, facendo trasparire, sotto una. uniformità di intenti solo apparente, i dubbi e le incertezze tra cui si stava procedendo. La prima voce dissenziente venne dal giornale socialista polano, Il Proletario, il cui direttore Gino Piva nel numero del 13 agosto espress_e· il suo disappunto per la scadenza troppo immediata del convegno: il suo dissenso nasceva da· una valutazione di fondo dell'avvenimento che, se doveva portare - come egli intendeva - ad una « esposizione senza ritegno dello stato delle cose», era necessario fosse preceduto da un piu ponderato e paziente scambio preliminare di idee tra le due parti: diversamente, l'incontro si sarebbe ridotto ad una prova di buona volontà espressa nella solita girandola di ordini del giorno, inconsistente come « un volo di farfalle », dando ragione allo scetticismo con cui - e non solo dai partiti avversi - si guardava all'impresa. Il giorno dopo, 14 agosto, si apriva ad Amsterdam il VI congresso internazionale socialista. Fu quella l'occasione per un primo diretto contatto tra i delegati italiani (Ferri, Cabrini, Treves, Rondani) e austriaci, specialmente EI.lenbogen e Adler 5 : e quando il 17 la direzione del PSI, a mezzo di Lerda e Morgari, sand pubblicamente l'iniziativa dei circoli milanesi, quei contatti presero veste ufficiale e portarono ad un accordo di massima per svolgere il convegno entro il piu breve tempo possibile, affidando alle direzioni dei due partiti il compito di definirne le modalità, ma non senza che da parte dei delegati italiani si esprimesse il desiderio di un'intervento dei socialisti tedeschi e ungheresi 6 • Il giorno prima 1' Avanti! aveva riportato la proposta di Galantara (probabile eco dei vivaci dibattiti ·sul Massenstreik ad Amsterdam) di sostenere a Lugano il ricorso anche allo sciopero generale nei due paesi, come mezzo estremo di lotta contro le minacce di guerra. L'articolo, ripreso dal Popolo di Trento, diede luogo ad una significativa messa a punto di Piscel, altro autorevole esponente del socialismo 5 Victor Adler aveva avuto recentemente l'opportunità di incontrare personalmente gli esponenti del socialismo italiano, partecipando al congresso di Bologna, dove aveva parlato contro i conflitti nazionali (cfr. Partite Socialista Italiano, Rendiconto dell'VIII Congresso Nazionale. Bologna, 8, 9, 10, 11 aprile 1904, Roma, 1905). 6 Cfr. Avanti!', H agosto 1904. 6 BibliotecaGino.Bianco

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