Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

ufficiale. Ma egli, per oggettiva necessità di cose e per carattere personale, era prigioniero dell'unità del partito, e sempre preoccupato di · non perdere i contatti con l'attività dei turatiani. Inoltre, la difficoltà della sua posizione e i suoi limiti di applicazione erano resi più precisi dall'opera della censura e dal divieto di distribuzione del quotidiano socialista nelle quindici provincie settentrionali dichiarate zona di guerra. In queste condizioni l'azione del PSI si rivolge principalmente, e confusamente, alla ricerca di nuovi legami internazionali. Due sono le personalità emergenti in questa attività internazionale: Oddino Morgari e Angelica Balabanoff, quest'ultima stabilitasi all'inizio della guerra in Svizzera; mentre spicca, per le sue capacità di osservatore e commentatore dei fatti del socialismo europeo, Gustavo Sacérdote ( Genosse ), corrispondente da Zurigo dell'Avanti!. Al Morgari, gran viaggiatore fin dal periodo prebellico, la Direzione del PSI demanda una funzione di ambasciatore presso i partiti socialisti d'Oltralpe. L'àttività dell'ex leader dell'integralismo ha motivi personali di romanticismo e democratismo internazionale prettamente mazziniani, e la scelta di un simile personaggio pe~ missioni delicatissime all'estero serve a misurare il grado di confusione che c'era anche nel partito italiano su questi problemi: eppure l'azione del Morgari contribu'i in grande misura ad aprirè quella reazione a catena che doveva portare al seppellimento della vecchia Internazionale e ad aprire il processo per la formazione di una organizzazione interpartitica nuova, i cui contenuti non corrisposero minimamente all'ispirazione del Morgari e alla ideologia della maggioranza. dei dirigenti del PSI. Dopo un infruttuoso tentativo del Morgari (Parigi, aprile 1915) di far convocare dal Bureau Socialiste International una conferenza internazionale socialista, il PSI se ne assunse direttamente l'iniziativa. Anche se i motivi ispiratori rimangono quelli della pace tra le potenze e della resurrezione della Seconda Internazionale, e quindi non superano l'ideologia di quest'ultima, il disegno è senza dubbio nuovo e coraggioso. Si trattava di andare al di là della vecchia burocrazia del PSI e di riaffermare l'unità del socialismo europeo al di sopra delle trincee della guer~a imperialistica. Nel febbraio 1915 si era riunito a Londra una conferenza dei partiti socialisti dei paesi intesisti e nell'aprile successivo a Vienna si era svolto un analogo convegno dei tedeschi, degli austriaci e degli ungheresi: le due iniziative avevano cioè ricalcato la divisione delle xx BibliotecaGino Bianco

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