Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

contenere eccessi. Nel tafferuglio di via Dante sono rimasti feriti dalla sassaiola diversi cittadini e frantumate alcune invetriate negozi e alcuni fanali. In complesso non risultano ferite gravi ad eccezione di un carabiniere che forse perderà un occhio per colpo d,i sasso dati gli intendimenti e il fermo proposito dei neutralisti che all'uopo avevano chiamato a raccolta gli elementi piu temibili del teppismo. Devesi attribuire allo esteso e numeroso servizio di vigilanza e al calmo e fermo contegno degli agenti e della truppa se non si ebbero a deplorare fatti ben piu gravi. Sono stati eseguiti circa 250 arresti generalmente fra elementi torbidi per i quali sarà provveduto secondo .accertamenti relativi. Alle ore due la dimostrazione si poté considerare finita. Per il Prefetto Frigerio » 205 • Nel numero degli arrestati, fra gli elementi « torbidi » ben 235 erano socialisti, fra cui Serrati. S'apre dunque fin d'ora il problema specifico dell'atteggiamento del Governo riguardo alle manifestazioni di piazza ·sia neutraliste sia interventiste, durante il periodo della neutralità. Alla tesi ormai tradÌzionale che vedeva il governo compiacente· verso i guerrafondai e programmaticamente ostile ai socialisti, s'è da poco contrapposta quella del Vigezzi. Egli ha fondato, infatti, tutto il suo studio sull'Italia di fronte alla prima guerra mondiale, dimostrando come la volontà precipua di Salandra fos-sedi dominare « dall'alto» ogni moto di piazza, senza compromissione col movimento interventista. Tuttavia, a parte la considerazione spicciola -checi sembra ugualmente criticabile un governo che - senza prendere coscienti decisioni in merito - rimanga sostanzialmente indifferente verso' chi vuole la guerra e chi la respinge, il fatto incontestabile è che quella tradizione storiografica che ha visto una stretta e concordata azione fra la diplomazia governativa e le agitazioni interventiste non. s'è formata nel clima polemico del dopoguerra né tantomeno col sen110di poi. Essa non ha fatto altro che portare avanti un discorso, contingente e partigiano quanto si vuole, che nasceva sulle piazze d'Italia nell'aprile '15 e trascinato in quegli stessi giorni sulle colonne dell'Avanti!. Insomma: piu o meno vera che fosse, è indubitabile che s'era diffusa la- convinzione di una organizzata e voluta repressione del Governo nei confronti dei' socialisti; e questo fu il discorso precipuo da essi portato avanti con tanta passione e vigore nell'aprile e maggio fino all'intervento che trascurarono persino quale dovesse poi ~ssere, di ,conseguenza, il compito del Partito. Lo stesso Vigezzi, pur documentando come gli ordini di Salandra fossero di abbandonare ogni criterio di remissività, contro perturbatori dell'oraine pubblico, « quali che essi siano », commenta a proposito degli arresti del 31 marzo: « Per la verità va notato che tra i condannati figura il Serrati e che in maggioranza son elementi neutralisti » 206 • 20s ACS, Min. Int. Div. Gen. P.S., AA.. GG. e RR., Conflagrazione Europea 1914-1918, Agitazione pro e contro la guerra, pacco Milano, 'telegramma firmato Panizzardi, n. 11186. I corsivi sono miei (F.F.). 206 B. ,Vigezzi, Le radiose giornate del maggio '15 nei rapporti dei Prefetti, in Nuova Rivista Storica, 1959, n. 3 e 1960, n. 1. 141. BibliotecaGino Bianco

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