Luigi Cortesi ... [et al.] - Il Psi e la Grande guerra

fermazioni di solidarietà e propositi di ricorrere allo sciopero fecero i sindacalisti a Milano e a Piacenza 71 • Un gruppo di rappresentanti del Consiglio Generale dell'U.S.I., il 15 aprile si riuni con Giovanni Bitelli, segretario del S.F.I., e altri iscritti per discutere sull'eventualità dello sciopero: si votò un ordine del giorno di . adesione a qualunque deliberazione presa dal Sindacato 72 • La C.G.d.L. e il Partito socialista, pur condividendo in massima parte la posizione del Sindacato in difesa delle rivendicazioni avanzate dai ferrovieri, auspicavano però che si giungesse ad una soluzione della vertenza attraverso pacifiche contrattazioni 73 • Intanto il governo, approssimandosi la scadenza del termine fissato per una risposta definitiva, azanzò altre piccole concessioni, con la promessa di presentare al piu presto, alla Camera, un nuovo disegno di legge. Era l'ultima possibilità di accordo. Ma ormai una febbrile agitazione aveva invaso tutti: si distribuivano manifesti di incitamento allo sciopero e ci si preparava ad un'azione di forza. Il 14 aprile alla Casa del Popolo di Milano ed in altre parti d'Italia, ci furono nuove riunioni di ferrovieri per ribadire la volontà di lotta 74 • Sempre il 14 aprile il Consiglio Generale del S.F.I., riunitosi per discutere la situazione, deliberò di convocarsi a Roma mediante una rappresentanza. Il giorno seguente, ricevuta dal ministro dei Lavori pubblici Ciuffelli, essa ascoltò le ultime condizioni. Le promesse governative non soddisfacevano affatto le richieste del SiQdacato: da un momento all'altro ci si attendeva la proclamazione dello sciopero, tanto piu che manifestazioni di soidarietà continuavano a giungere da parte di molte Camere del Lavoro 75 • Pulvio Zocchi, nel comizio del 16 aprile a Piacenza, « dopo aver riassunto le giuste rivendicazioni dei ferrovieri » svolse « con frasi violente » un « discorso di propaganda. sindacalista dicendo che le attuali agitazioni dei ferrovieri, post-telegrafonici, tabaccai e lavoratori del mare è sintomo precursore di future battaglie tendenti al trionfo finale dei diritti del proletariato contro la classe borghese » 76 • 71 Cfr. Yvon De Begnac, op. cit., p. 450. A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 48'. 72 A.C.S., Ministero dell'Interno, ict., D-2, busta 87, fase. 189, sottofasc. 11, telex 16. aprile 1914. Ministero dell'Interno, cit., Casellario Politico Centrale, N. 73466, De Ambris Alceste, B. 76. 73 Ordine del giorno della C.G.d.L., 13 aprile 1914, in Avanti! .. 13 aprile 1914. 74 A Parma, il comitato di sezione lanciò la proposta che ogni ferroviere versasse una giornata di stipendio al proprio capogruppo, per farla pervenire al Comitato Centrale allo scopo di costituire una cassa speciale di riserva, per fronteggiare l'eventuale reazione da parte della Direzione e del Governo a danno dei « compagni ribelli ». Avanti!, 15 aprile 1914. 7s Sintomatico a questo proposito è il fatto che a Parma, in un'assemblea generale di ferrovieri, il 15 aprile 1914, si presero misure per l'imminente sciopero; si organizzarono le squadre di vigilanza e furono scelti, nel caso che i capi del movimento fossero stati arrestati, coloro che dovevano sostituirli. A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 44, telex 16 aprile 1914. Cfr. Avanti!, 15 aprile 1914. A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 44, telex 15 aprile 1944. A.X.A., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 48, telex n. 1885 del 17 aprile 1914. 76 A.C.S., Ministero dell'Interno, cit., D-2, busta 86, fase. 189, sottofasc. 48, telex del 17 aprile 1914. 61 BibliotecaGino Bianco

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