I volontari nel Tirolo

38 Biblioteca Patriottica prigionia. Egli e Augusto Guerri di FJrenze, e voglio qui nominarlo, per rendergli quell'onore che è dovuto al suo raro coraggio, e alla rara costanza con la quale sofferse i patimenti della crudele ferita negli ospedali dell'Austria. Intanto noi, dopo il secondo passaggio del fiume, ci trovammo sulla strada maestra lontani assai dal grosso del reggimento Che cosa dovess4mo fare non lo sapevamo, e p. ~r colmo di disgrazia non c'era lì lilessuno uf· flciale che pigliasse il comando -dei pochi slandati e alla meglio li riannodassc. PQr non rimanere esposti inutilmente al fuoeo, entrammo in un bCJ shetto eh g costeggiava la strada, e di là tanto tanto era poss ibile una onorata difesa. Ci tirammo avanti la giberna; frugammo per pt·enJere una cartuccia.. .. ·maledizio, e! non racco · gliemmo che una polti~lia d1 mota Trovammo nei saccapani qualche p&cco di cart.ucc ie meno nmido, e con quelle . facémmo diverse scariche; ma i tirolesi ben presto ci vid _. ro, e con le infallibili carabine schiantavano cume fossero fus·celli i rami giù grossi degli alber1, ferivano ed uccidevano non pochi dei nost,·i. Fummo obblig-ati a sloggiare. e prendere la via dei m·onti pe~ dove si vedevano le compagnie sbandate correre alla rjnfusa aila volta di Cond1no · Un gruppo di Volontari, miscuglio di varie compagnie, veniva intanto raccolto da due serg~ nti, che ebbi aspel'imentare valorosis~imi. Molti di que' Volontari non avévano guadato il fiume, sicché le giberne erano fornite di pacchi jnteri di cartucce s ervibili.. Mi unii con loro, presi ad un ferito le cartucce che gli erano diventate inutili, e ci disponemmo a continuare come si poteva· meglio la infelice e di90rdinata batt&.glia. Gli austria·ci SL sanno battere, è vano · il negar lo : si sanno battere molto 1negl o di noi. Ave vano il vantaggio delle posizioni, ma sap.evano anche servirsene a dovera. Distesi in catena ci facevano contro terribili scariche, alle quali per ' un po' di tempo rispondevamo, ma io credo con poco effetto, p arcbè le a•·mi nostre erano inferiori nella por· tata, e i nemici nascondendosi e ricomparendo cansavano veramente bene i nost ri tiri. Ci fu un momento di sosta, nel quale ci figurammo d'essere riusciti a cacciarli via; ma che è cbe non è di dietro a una casa situata di qua dal fiume vediamo scaturire un nuvolo di austriaci tutti 11ianchi. Noi si poteva essere sessanta, circa, e la l l

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