Giuseppe j{azzini 43 arnore a cui fa tutto ispirato e che e~ercitè nei suoi primi secoli; e compendtò tutto · ìl suo lavoro politico-religioso nel motto Dio e popolo, non variandolo in fin fine da quello dell'Evangelio - Dio e il prossimo: Nel suo motto sarà pur.a compendiato t ttto il l;tvoro che i secoli compiranno a prò deUe nazioni e dell'umanità. « La religione, ùice 11ei zzin i) è una fede nei pr i n cipii g~narali che reggono l'umanit à : la religione è .san~jone d'un vincolo che affraten~ ì vi venti nella coscienza d'una origine) d'una missi one, d'un intento comune « L'esiatenza attna1e è . gradino aLa futur~a.) la terra il luo-go di p1•ove dove) combat t endo 11 male è promovendo 11 b en e) dobbiamo meritare di sa ~ ire: dove.re di t ut ti e di ciascuno è di l ~vorare e J.ì sa.ntifica1·la/ vivificando in ess& quanw è po ·~ s i bi Le della legge di Dio. « Dio viV@ :ne.lla _-eo. s~ie .nza delrumanità, nell'uni verso che ci circonda. » Egli dunque f ; ! inginstamente incolpato di voler tentare an ehe una rivoluzione religiosa, a scapito <leol paose, creandone una nuova; ma forte in se stesso t acqne, come fece quasi sempre, non chinando la testa m~i davanti ad alcuno: n è ad alcut o fu dato di potere umiliado n è svergognado 1nai. Continuò la sua missione di ,fede e d'amore) combattè gli eccessi della Comune e lo dbtt~ine dell'Internaz ionale pubblicò neJJa Rorna del popolo molrj :1rti coli che sono forse i p iù splendidi dclll -\ sua vita di scrittore civ1le e politico) splendidi.~s 1mo poi su tutti 11 suo studio sulla Riforma morale e intellettuale della }-,ranc·ia di Ernesto Renan) l'ultimo che egli scri sse. Dopo di che ri::lotto a g li c !\tremi di salute) volle venir e) celandosi a~ Pisa perchè ancora proscr itto) a :rno·- rire - - pe1:donando - in grembo alla sua patria) dopo quasi mezzo secolo di delusioni, di l~tte t 1taniche e di ineffab1le amarezza . . Mazzini, come uomo politico, fu d'ingegno vasto e~.l eminentemente speculativo; anzichè politico, volto al misti-
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