Vita apologetica di Giuseppe Mazzini

Giuseppe ..t. lazzini 29 - - ·---- - - -------- assalito da Garibaldi, diedesi a fuga precipitosa, e pieno d1 spavento _1·iguadagnò la frontiera. Ma la gloria di distruggere la repubblica Romana spettava tutta a :la Repubblica francese! La quale simulando di volere unicamente rimettere il Pontefice sul suo teono ' promettGndo che non vj tornerebbe senza farsi prec0der~ da liberali ist1tuzioni, protes ~ando di intromettersi amiche volmente soltanto per ristabilire l'ordine e pace $in Roma, prevenendo i tristi effetti df'll'anarchia, mandò a Civitavecchia l O mila soldati sotto il comando del generale Audinot mentre a Parigi si diceva srhe t·nando che erano fin troppi per r )durre ad obbad.enza un centinaio d-i demagoghi ! Civit avecchia, lusingata dalle promessd dfli francesi lasciò lor-o libero H passo; ed i l generale Audinot, giunse senza ostacoli alle porte di Roma e chiesto invano di entrarvi, la st1·inse d'assedio. Era u· 30 di aprile. Non è mestieri raccontate a che triste spettacolo di morti e di rovi ne -at ridusse l'eroica città in quasi tre mesi di resistenza ad eserciti sempre più numerosi e avvezzi atle battaglie; non è mestted raccontare la grandezza e la virtù dei suoi difensori, la spar·tana fierezza dei suoi governanti, che discutevano le leggi fondamentali della Repubblica, mentre le bomb& cadevano sul Palazzo legislativo; e proclamavan0 dal Campidoglio lo Statuto Repubblicano. Ma ) Ctlntro sforzi disperati e disperata difesa vincendo i Francesi col tradimento e colla forza del numero) in· vadeva,no Rnma accolti da ur-li , fh;chi e maledizioni. L'Assemblea., dichiarando poscia caduta la Repubblica, fctc ltizzava i Triumviri di uuir~ i all 'estero in Comit r;do Nazionale ftalico , per contrarre jn nome di Roma un prestito di p iù mi'ioni per far fronte alle esigen ze della riscossa d'Italia) che essi dovevano, per qualunque mezzo, propugna.re e preparaee. Accettando i Triumv1ri l'altis-

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