Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

Il • disagio • che regna • nel mondo• regna anche nella sua anima. Dopo aver detto cose savie sul fascismo, un istante dopo dichiara: • io che ero contrario al trattato di pace ... Ma in circostanze che non hanno via d'uscita, ngn avrei esitato. a firmarlo •. Egli vede • i pericoli • del- • caso eccezionale • invocato per ap• poggiare un Governo borghese, ma ammette che in questi casi eccezionali non si può far diversamente, sennonchè crede che se lo si dice, i casi eccezionali sorgeranno immediatamente •. Egli capitola davanti ai riformisti, come· capitola Baratono, come capitola tutta la frazione, solo con maggiore chiaroveggenza degli altri, ma lo fa senza fede, senza gioia, con la morte nell'anima. Per il caso che le cose volgessero male, egli cerca di crearsi un alibi di ,. fronte alle masse proletarie. Ma poich~ egli sa più e vede più degli altri, la sua responsabilità è di tanto maggiore. Prima della fine del Congresso i riformisti, consci della loro forza e della loro vittoria effettiva, hanno voluto assicurarsi contro l'eventualità che. da parte dei serratiani non fosse realmente applicato l'ordine del giorno massimalista concedente poteri quasf assoluti alla Direzione del Partito. EsRi mossero un nuovo assalto contro la maggioranza, pommdo il loro ultimatum e riportando ancora una volta la vittoria. Turati di• chiarò: • se voi toccate uno solo di noi, sarà come se toccaste tutti •. E Baratono rispose: La nostra mozione è la più pratica e utile soluzione dei lavori di questo Congresso. Speriamo che mai, in messun modo, la nuova Direzione debba intervenire contro compagni. La scis• sione non si farà nè oggi nè domani, perchè nessuno la vuole•· Sotto la pressione dei riformisti, la frazione serra• tiana, mentre ancora durava il Congresso, pubblicò una B blioteca Gino Bi-ar:ico

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