Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

- 67quindi cita numerosi casi in cui è necessario appoggiare un Governo borghese, affermando che in caso di diretto pericolo di guerra la sola tattica giusta sarebbe quella di partecipare al Governo. • Cosa volete che resistano i Congressi dei socialisti e i Comizi operai?• egli chiede ironicamente: • Vol~te resistere? Al Governo allora, per usare il pot<:1reche il Governo dà •. Ebbene, in presenza di questi discorsi, cui non &i può certo negare la mancanza di chiarezza, quale .fu l'attitudine degli oratori della frazione massimalista? Ricordiamo che essi nel Congresso dovevano difendere il loro ordine del giorno che escludeva • ogni tendenza collaborazionista e partecipazionista • e dichiarava • in• compatibili con i principii, i metodi e la finalità del socialismo, la permanenza nel Partito di coloro che accettino la partecipazione dei socialisti al potere e di tutti gli altri che consentano nella concezione della nuova (?) democrazia sociale ..., mirante alla collaborazione della classe sul terreno politico-economico e alla ricostruzione della borghesia in crisi•, e lo stesso ordine del giorno escludeva ancora • ogni appoggio à. indirizzi di Governo •. Se queste frasi fossero state sincere, logicamente tutta la frazione riformista sarebbe dovuta essere esclusa automaticamente dal Partito. Ma gli autori della mozione, essi stessi complici della prassi collaborazionista dei riformisti dichiarati, non. vi pensavano nemmeno per sogno; al contrario, come fervidi sostenitori della • unità •, si industriarono di smascherare l'equivoca loro attitudine a furia di· sofismi. · Il loro relatore Baratono, da quel buon filosofo che egli è, seguendo i consigli del nostro maestro Pascal, comincia dalle ùefinizioui. B blioteca Gino B anca

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