. /{ ..,,_; _jf,::..: :-/4 -~ M~~ ,../t,t- _:_ 63 - Nei principali paesi dell'Europa, essa aveva, nella ) sua maggioranza, alla testa, dei capi opportunistk socialdemocratici e tri;,ditori, che, izfvece di favorire lo sviluppo della •rivoluzione, lo :contrastavano con tutte le loro forze. Essi approfittano ora della crisi gigante• sca C'he è· succeduta alla prosperità illusoria degli ultimi anni, per demoralizzare il proletariato, per farne· uno strumento della ricostruzione capitalistica. Essi speculano sulla ripresa del regirqe capitalista, sul ritorno del buon tempo passato. Si ingannano. Il capitaliRmo non vivrà. La classe operaia non piegherà la sua schiena sotto il giogo. O~unque, in tutti i paeai, le lotte riprendono. Esse si moltipl~cheranno, si approfondiranno, si genera-lizzeranno. L'Internazionale Comunista è l'avanguardia del proletariato mondiale in queste lotte. Alla strategia raffinata della borghesia e dei suoi agenti essa oppone ovunq.ue la sua strategia rivoluzionaria. Non capitola davanti alle dif• coltà ed agli ostecoli, si sforza di spezzarli, di minarli, di riunire forze superiori e armi più efficaci pJr battere il nemico. Non si lascia influenzare nè dalle sue ipo• crite geremiadi, nè dalle di lui provocazioni. L'Internazionale Comunista è lo stato maggiore del• l'armata proletaria mondiale. Il solo. Esso la conduce alle battaglie, esso la condurrà alla vittoria. Chi non è con noi è contro di noi. Chi non vuole essere interamente con noi sarà domani interamente contro di noi, o tenterà di passare nelle nostre file. Gli scettici, gli indecisi gli opport_unisti che disertano le bandiere nelle ore difficili e raggiungono le file soltanto alla vigilia della vittoria, non avranno nulla meritato del proletariato I B blioteca Gino Bianco
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