Clara Zetkin, Henryk Walecki - Il Partito socialista italiano sulla via del riformismo

-14 - parte di essi avrà logicamente già trovato la via nel · Partito comunista. Ma altre migliaia e migliaia, deluse dalla contraddizione fra le parole ed i gesti rivoluzionari e la politica riformistica del Partito socialista, sono ripiombate nell'indifferenza, nell'apatia politica, o sono state ingannate dai partiti borghesi. Dove è andato a finire il fervido interesse per la vita del Partito di quelle mi~li.aia di operai che a Milano non si son fatti rappresentare? Essi si sono rincantuccittti, ama• yeggiati, muti o brontoloni, ed i membri che oggi sono fiacchi, indifferenti e_dindispettiti, saranno forse domani disertori od avversari del Partito. La diserzione ed il disinteresse come fenomeno di massa nel Partito esprimono indubbiamente la reazione contro il rinnegamento della rivoluzione da parte del Partito, contro il suo per• mearsi di spirito riformista, se anche questa reazione porta i segni della debolezza e della immaturità politica. Ancora un altro fenomeno manifestatosi al Congresso di Milano è degno di nota: il manifestarsi - esempio l'atteggiamento del gruppo Maffi-Lazzari-Riboldi •- di una nascente opposizione contro il riformismo nel Partito Socialista, ma anche della debolezza ed incertezza di questa opposizione. I rappresentanti di 4630 iscritti si sono astenuti dalla votazione decisi va. Questi voti astenuti non possono affatto essere posti nel• conto dei rifo1·misti, lo escludono l'unità, la compattezza e la chiara coscienza della· mèta, con cui questi si sono affermati al Congresso. Essi vanno ascritti ai partigiani della sinistra, che non poterono decidersi· nè per la mozione Serrati-Baratono, nè per quella Maffi-LazzariRiboldi. Fra essi vi sono in maggioranza i membri napoletani del Partito rappresentanti al Congeesso, la cui opposfaione poco chiara ed incerta ha trovato la sua espressione caratteristica nell'astensione dal voto. Inoltre B blioteca Gino Bianco

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