Carlo Sancasciani - Quattro parole libere sull'attuale condizione dei parrochi delle campagne

/ '12 lono tornasse a dividere lo scarso frutto col parroco. Odiose, perchè nel caro attual e déi viveri , e il brutto caso della crittogama, qualchè parroco di sumano ( perché tacerei la verità?) rideva in barba ai tempi ed alle disgrazie col pretendere strettamente ciò che il terreno non dava più. Odiose , per ché pagate ez iandio da padroni che neppure avevano i ben i nel territorio del titolare cui si somministravano. Odio5e, perchè cimentavano talvolta qualcuno dei meglio aitanti a rompere il muso a' villi?i che portavano spesso roba da cani. Qualche ingenuo colono mi assicurava che all' antecessore mio aveano recato vino annacqualo per la metà : in questo caso povero parroco ! povere messe ! Mi piace per altro notare non essere avvenute su questo parti co lare cosi frequenti le liti , come si crede; perchè non abbiamo fatto po' poi divorzio assoluto dalla discrezione. E ogni ragione ~i chiasso poteva elimfnarsi con Io impedire ai curati la esazione delle Decime, e accollarla ai camarlinghi comunitativi a tenore della Circolare del 5 Febbraio 1815. Non cascava però il mondo a tener su un altro poco questo sistema , quando una precipitata innovazione avesse portato peggiori effetti tultochè passeggeri; stando il sommo della politica nel preferire ai più gravi gl' incom·enienti di. minor conto.- Ecco intanto il decreto del 21 Gennaio 1860, i cui termini gi(H"erà fra poco richiamare alla mente. << Considerando che le Deàme parrocchiali sieno cc ~tn resto di tempi infelici, e diano occasione di

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