Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

1. .1 T011lllè DI i\0:'\Z.\ quel giorno p1·csso la estimativa del' popolo crebbe un miglio e mezzo, il qual credito invece di scemare andò di giorno in giorno aumentando ; e per giuste cagioni, conciosiachè per medicare ferite facesse la mano di Dio, quanto alla predicazionc, io non istò a dit·vi altro, voi ne avete avuto un saggio: sempre della medesima forza, qualche volta più valoroso assai, le sue parole picchiavano fo t· te come sassatc nel capo: pioggia, vento, saette quando si trattava andare attomo pet· assistere gl'infermi ei gli aveva in conto di passatempo ; se poteva a cavallo , se no a piedi: i sact·amenti donava, non vendcYa: gmtis accepistis, gratis date; uiuno il vide accettm·e roba o monela, anzi neppure un bicchiere di acqua per battesimo, per matrimonio· o per funerale. Nulla chicdct·c, e ]e,·arsi fino il pane di bocca per ispartirlo co' poveri , secondo il suo parere , formaYa massima parte della perfezione sacct·- dotalc. Celebrata la messa c dopo fatta la spiegazione dell'evangelo, messo da parte il breviario, il uostro bravo prete , preso lo schioppo, andava ·ad istmire la gioventù su la piazza della chiesa , a rnccoglicrsi , sbandarsi, ordinarsi in fila, rompersi in isquadriglie , aggomitolarsi a mo' dello spinoso; di ogni o fosso, o tt·onco, o sasso farsi riparo, insomma a tutti gli esercizi militari , per modo che tm ufficiale prussiano aHia potuto reggergli il bacile. Ma dove poneva tutto il suo euorc, era a levare yia le antiche gozzaic c altcnclcrc diligentissimamente che non ne sorgessero delle nuove, blandi re gli animi concitati e ricondurli alla pace, vet'a eredità del Signore sopea la terra. A ciò non vi è dubbio, lo spingcnmo senso di religione. profonda c natmalc brneYolenza; tuttavolta bisogna confc~sa re, che qnrs te sue doti ycnivano singolamwnte '

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