Francesco Domenico Guerrazzi - La torre di Nonza

U 'J'UI\IU: IJI ~u~z l snccie sill:atte, per' non dir'c di peggio, come se i preti nelle sacre carte non menassero le mani, e l' uomo pl'ima di consacnll'si prete non nascesse figliuolo della patria, la qnale è così empio non amare con tutte le Yiscere , come degno di eterna dannazione lasciare che allri I' offenda: se non siete di questo mondo an·· datevene nell ' altro , ma poichè beYelc del vino delle nostre viti, consumate il grano dci nostri campi, le terre tenete, le case albergate, forza è pure che come noi vi travagliatc a conscrvade immuni dalle ingiurie c dai danni. Il generale intento a tagliare alle radici la mala pianta, ristrettosi con prete SeUembrino, gli disse : = Prete, yoi mi starete qui ad affilarmi il rasoio. (( E il prete in prima levato il mento in alto lasciò cascarlo giù sul petto come se fosse un martello di fabbro, ed in quel modo volle significare: ho capito. Allora il generale traslocò in altra parrocchia il curato di Canari, ed ag;;iustò le cose secondo il suo giudizio, <·h' egli, senza fallo, possedeya eccellente. « Ora voi dovete sapere, signor· mio, come il curato vecchio, il quale da quel ghiribizzo di non volere adoperare l'archibugio contro il nemico in fuor i era un santo uomo, lasciasse nel paese, massime fr·a le donne, fautori zelanti e dcyoti: aggiungi che il prete Settembrino era mal noto in paese, c per quel poco che ne aYevano sentito dire, passava per cervello balzano; da questo capirete che per mettere il campo a rumore ce n'era di avanzo ; di fatti incominciò a levarsi un bisbiglio sommesso, wfolò all'intorno come vento r'inchiuso, crebbe, e alla fine ruppe bociando, che del prete Settembre non ne voleYano boccata. Di ciò pr·ete Settembre come se non fosse fatto suo, non se ne d<' ll<' pcl' inleso: fìgnrnl<'! egli <'r·a conw dir·r a monlr

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